Sabato, 20 Apr 24

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Cento famiglie di via Appia provano a dire no all’ampliamento della “Santa Rita”

La casa di cura vorrebbe ingrandirsi utilizzando una procedura eccezionale in deroga all’attuale piano regolatore. L’iter è già partito in quarta e l’Amministrazione, non senza imbarazzi, sembra favorevole

La clinica Santa Rita

Pensavano che fra pochi mesi il loro incubo peggiore sarebbe svanito. Ed invece no, perché se è vero (forse) che tra poco un problema di risolverà, è anche vero che un altro sta per arrivare, e bello grosso, anzi alto, alto almeno cinque piani. Parliamo dell’ampliamento della clinica Santa Rita di via Appia che un centinaio di famiglie residenti nei condomini San Paolo e Aufiero di via Vitale e via Appia stanno cercando di ostacolare dopo aver per cinque anni lottato per allontanare il mercato settimanale da parco delle acacie. Insomma, se fra un po’ dalle loro finestre probabilmente non vedranno più ambulanti e bancarelle, temono che fra qualche anno non vedranno proprio più niente. La loro visuale, cioè, sarà oscurata dall’ampliamento della casa di cura privata che l’Amministrazione comunale si accingerebbe ad autorizzare attraverso una particolare procedura urbanistica in deroga all’attuale piano regolatore con la dichiarazione di pubblica utilità che il Consiglio comunale sarà chiamato a deliberare (fra l’imbarazzo di chi, come la consigliera Gianna Parziale, alla casa di cura ci lavora). Un po’ come è accaduto al palazzo Lombardi – De Mattia in piazza Umberto I, la cui parziale demolizione e ricostruzione è stata bloccata da fatti intervenuti successivamente, ma che - seppure fra tante polemiche - aveva avuto il via libera dal parlamentino.

L’iter amministrativo è partito circa due mesi e mezzo fa, quando, a distanza di appena sette giorni dalla richiesta di permesso a costruire (ma chi ha detto che l’UTC è oberato di lavoro?) presentata il 10 giugno da Walter Taccone, rappresentante legale della casa di cura privata “Santa Rita”, il 18 giugno il responsabile del settore Urbanistica Raffele Nevola ha comunicato agli amministratori del due condomini (San Paolo e Aufiero) confinanti coi lotti dell’intervento l’avvio del procedimento finalizzato al permesso di costruire in deroga per “la realizzazione di un nuovo plesso ospedaliero (?) in ampliamento all’esistente”. Entrambi i condomini, rappresentati dall’amministratrice Antonella Linares, hanno diffidato l’amministrazione comunale dal procedere ritenendo, dopo aver visionato gli atti, che non vi siano le condizioni per l’applicabilità del permesso a costruire in deroga al Piano regolatore.

(articolo scritto per il quindicinale Abellinum)

La clinica Santa Rita

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Commenti  

 
#3 Curiosità 2015-08-27 11:19
Il responsabile potrebbe gentilmente dire anche in quale articolo della citata legge è specificato il termine di cui si parla? Io non sono riuscito a trovarlo... Grazie sin d'ora
 
 
#2 GR 2015-08-25 17:20
NdD - In relazione alla tempistica che ha caratterizzato la comunicazione di avvio del procedimento prevista dall’art. 7 della Legge 241/1990 (datata 18/6/2015) rispetto alla presentazione dell’istanza (datata 10/6/2015) il responsabile del settore Urbanistica, geom. Nevola, ci ha segnalato che la legge (nella fattispecie l’art. 20 del DPR 380/2001) prevede che la suddetta comunicazione agli interessati venga effettuata entro dieci giorni. Per quanto ci riguarda prendiamo per buona la precisazione del caposettore e invitiamo chiunque abbia elementi per sostenere una tesi diversa ad intervenire.
 
 
#1 Massimo 2015-08-25 11:37
Situazione particolare per la Parziale? Vuol dire che se si dovessero prendere delle decisioni politiche, non vota.