Venerdì, 29 Mar 24

Tu sei qui:

Non lascia in pace l’ex, va dentro per molestie

Un 44enne di Serino per tre mesi ha minacciato e infastidito una ragazza atripaldese con cui era stato fidanzato fino ad esagerare

Per l'uomo si sono aperte le porte del carcere

Non si è rassegnato alla fine della relazione durata qualche anno con una giovane residente ad Atripalda e così da qualche mese la pedinava, le impediva addirittura di uscire di casa, la minacciava e la offendeva pesantemente per strada. Con alcune schede telefoniche intestate o riconducibili a lui, il giorno e la notte le mandava messaggi e telefonava ad ogni ora, alternando frasi ingiuriose con minacce di morte. Nemmeno una prima denuncia ha fermato l’ex, V.V. un 44enne residente nel serinese, che ha continuato coinvolgendo anche gli amici e i conoscenti della donna. Alla fine, valutate le prove e le testimonianze raccolte dai carabinieri, il giudice per le indagini preliminari ha firmato la misura cautelare in carcere con l’accusa di minacce, ingiurie e violenza privata nei confronti di una 40enne di Atripalda. Secondo la ricostruzione dei fatti, già da qualche mese il 44enne, insieme ad altre complici, ha minacciato la ex e le persone che hanno cercato di darle una mano perché si mostrava sempre più disperata. All’inizio di marzo scorso la donna era in compagnia di un amico mentre l’ex ha cercato di avvicinarla. Proprio la presenza dell’uomo ha consentito alla donna di rincasare senza subire ulteriori minacce e molestie, ma durante la notte, sempre secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’ex, armato di una pistola detenuta illegalmente, ha sparato tre colpi di pistola contro la fiancata dell’auto dell’uomo che era intervenuto per difendere la donna. Non solo, il giorno seguente sempre l’ex si sarebbe rivolto ai militi di Atripalda per denunciare una presunta aggressione, mai verificatasi. I carabinieri lunedì mattina hanno arrestato il 44enne e lo hanno accompagnato in cella con l’accusa di stalking, reato previsto dall’articolo 612 bis. Nel mirino dei militi anche uno dei complici dell’uomo che in varie occasioni si sarebbe prestato ad aiutare l’ex nelle assurde minacce e nei pedinamenti. Il suo nome sarebbe stato già scritto nel registro degli indagati.

E-mail Stampa PDF