Lettera aperta di un gruppo di residenti di contrada Santissimo e via Cesinali
L'estate, si sa, è foriera di buon umore! Clima allegrotto è ciò che nostro malgrado respiriamo nel ridente e canoro quartierino intorno al centro sportivo di contrada Santissimo. Qualche settima è già passata da quando la kermesse musicale ospitata ad Atripalda in pieno centro abitato ha inaugurato la stagione estiva! I timpani di noi poveri abitanti tra contrada Santissimo e Via Cesinali, superato l'impatto iniziale, si avviano faticosamente e con enorme spirito di sopportazione a subire un'assordante invasione di musiche e canzoni a volume considerevole, praticamente a cielo aperto. Peccato che Atripalda non possa atteggiarsi ad imitare un'atmosfera da rotonda sul mare d'altri tempi! E peccato, io direi correggendomi - per fortuna - che gli abitanti di un paese non sono tutti uguali. E sì, perché ad Atripalda non ci sono soltanto persone desiderose di lanciarsi settimanalmente in una improvvisata pista da ballo e “zompettiare” qualche oretta, per ingannare il tempo e sgombrare la mente. C'è, ma forse sfugge ai distratti, gente di tutte le età e dagli svariati gusti intellettuali che vorrebbe ristorasi in pace, magari dentro o fuori casa, ma senza dover subire supinamente la molestia gratuita di chi vuole far musica, magari anche legittimamente, ma pur sempre, ribadisco, a cielo aperto e in giorni feriali. La domanda è: dove si situa la tutela delle nostre libertà personali? Perché dobbiamo subire sistematicamente con cadenza settimanale un appuntamento molesto che incrocia le nostre serate estive? E non mi si dica che i più gradiscono perché per fortuna la democrazia non è sempre un fatto di numeri, ma anche e soprattutto di tutela delle minoranze. Evidentemente non è dato scegliere, la parola d'ordine è: non ti piace, arrangiati!
Un gruppo di residenti fra c.da Santissimo e via Cesinali
Commenti
Credo che le iniziative fatte sul campetto siano positive , aggreganti, offrono la possibilità a chi non può andare in vacanza di passare una serata piacevole e di distrazione, oltretutto le case sono molto calde in questo periodo...
Neanche a farlo apposta la cadenza è settimanale, come il mercato, quindi mi chiedo di cosa vi lamentereste negli altri giorni?
Non è meglio scendere e partecipare che invocare la soppressione di un momento di allegria in un paese in cui non esiste socialità ed in cui non viene mai organizzato nulla durante l'estate?....
Un consiglio tecnico: abbassate le serrande e istallate i doppi vetri fonoassorbenti, così forse riuscirete anche a non sentire le vostre stesse paranoie…
Viva la libertà, viva la musica, viva Sergio 'a buccia.