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Caro Sindaco, investa sui Vigili

I compiti da svolgere sono tanti e due nuovi agenti sono pochi

Egregio Sindaco, è passato poco tempo dal suo insediamento, ma data la sua passata esperienza politica, considerata la sua preparazione nella materia e visto il continuo impegno giornaliero che pone nella questione della gestione dell’Ente, penso abbia cominciato a capire come funziona realmente la macchina amministrativa.

Ho appreso che ci sono programmi d’intervento sul personale ed in particolar modo per la Polizia Municipale e di questo ne sono contento, ma desidererei che Lei si adoprasse a far sì che commenti come quello apparso su questo settimanale nel numero del 12/10 u.s. non fossero più auspicabili.

Il signor Vecchione Amedeo, pur avendo ragione su alcuni aspetti, ha esagerato nella sua esposizione laddove ha deriso dei lavoratori paragonandoli a “Totò e Peppino” (chiaramente riferendosi ai personaggi che rappresentano) senza però chiedersi quali possano essere i motivi che “supportano” la carenza continua dei “vigili” sulla strada.

A questo punto sarebbe cosa buona e giusta che il cittadino prendesse coscienza circa il funzionamento di quell’ufficio attraverso una comunicazione che provenga direttamente dall’Amministrazione Comunale. Io, senza supplire a tale obbligo, con molta semplicità, vorrei illustrare la situazione odierna visto che sono del settore e soprattutto ho prestato servizio in quel Comando per circa 15 anni.

Premesso che la P.M. ha tra i suoi compiti istituzionali non solo la viabilità ma anche il disbrigo di informazioni, controlli annonari, esecuzione pratiche per altri Enti, gestione dei verbali, assistenza alle manifestazioni, alle ricorrenze religiose e pagane, interventi a richiesta del cittadino, sinistri stradali, disposizioni dell’A.G., servizio di piantone ed altri compiti che non sto qui ad elencare, resta da chiarire che il tutto va organizzato con un ridotto nucleo di addetti che superano quasi tutti ampiamente i 25 anni di servizio ed i 50 anni di età oltre a qualche addetto parzialmente idoneo. Quindi è facile capire in che condizioni di salute si trovano gli addetti se si considerano gli acciacchi che può accusare un soggetto che per tanti anni ha visto acqua, caldo, neve e soprattutto stress, vigilando anche sulla sicurezza del cittadino.

Dal primo di novembre poi, l’organico sarà ridotto ulteriormente di un’unità, restano 7 unità che dovranno garantire due turni di servizio più un piantone fisso per ogni turno (quindi al massimo 2-3 unità per ogni turno), fatti salvi i congedi, i riposi e quando capita anche la malattia (quest’ultima ha un tasso molto basso tra gli operatori di P.M. di Atripalda). A questo punto mi sembra veramente sciocco paragonare il lavoro degli altri, da parte di chicchessia, ad una farsa comica o a qualcosa di offensivo se non si è a conoscenza dei fatti e mi chiedo se chi lo fa abbia sempre rigato dritto lungo il corso della sua vita lavorativa che in molti casi si è conclusa con forte anticipo sull’età pensionabile per motivi di opportunità che oggi gli permettono di poter sedere su una delle panchine “fore o mercato” per fare il “tagli e cuci” per tutto quello che gli passa davanti agli occhi.

Quindi Signor Sindaco faccia in fretta e invece di 2 elementi INVESTA in più personale nella P.M. perché quest’ultima oltre a produrre più servizi e garantire più sicurezza al cittadino, nel caso questi fossero indisciplinati, apporterebbe anche maggiori introiti alle casse del Comune e poi… vorrei vedere chi scrive ancora male di loro!!!!!

Lucio Solimene

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