Giovedì, 25 Apr 24

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Grillo, se ci sei fatti sentire

Nelle realtà in cui il Movimento 5 Stelle non è solo "virtuale" il dibattito ne trae giovamento

Campione di demagogia, aizzatore di popolo, capo dell’antipolitica. Le definizioni rivolte a Beppe Grillo sono numerose e, manco a dirlo, tutte cariche di polemiche. Il fondatore del MoVimento 5 Stelle (M5S), noncurante, continua a lanciare anatemi, bacchettando tutti: dal presidente della Repubblica Napolitano al presidente del Consiglio Monti, passando in rassegna qualsiasi leader di partito.
Al di là del contenuto dei duelli verbali, Grillo continua a fare da traino al suo MoVimento, il primo autentico marchio in franchising della politica italiana. Chiunque, infatti, può richiedere la “certificazione” del M5S per iniziare l’attività sul territorio.
L’affermazione elettorale più prestigiosa è arrivata alle ultime Amministrative a Parma: Federico Pizzarotti è diventato il primo sindaco a 5 Stelle in una città capoluogo. Gli ingredienti del successo sono molteplici e non possono essere banalizzati con il concetto di «vittoria dell’antipolitica».
Il MoVimento avanza proposte a misura d’uomo, cucite addosso alla cittadinanza, tanto che nella sua fase iniziale sembrava destinato a essere un raccoglitore di istanze territoriali. Gli eventi si sono evoluti in modo diverso e l’ondata di malcontento ha travolto indistintamente i partiti tradizionali, portando il M5S al 20% nei sondaggi su scala nazionale. In tal caso il merito è da ascrivere alle invettive di Grillo, abile a muoversi tra le polemiche più di tanti leader. Ma oltre alle congetture politicanti, resta la considerazione che i temi come la raccolta differenziata, le piste ciclabili, la lotta agli sprechi energetici, l’attenzione alla salute, la tutela dell’ambiente mirano alla riappropriazione degli spazi pubblici; e suonano come liete melodie alle orecchie dei cittadini. Sulla base di queste proposte Beppe Grillo ha costruito una delle realtà più prorompenti della politica, sfruttando con sapienza anche il volano di Internet.
Il blog del comico, molto seguito, è un solido punto di riferimento per i simpatizzanti del MoVimento, che ha nel suo dna la costruzione di un legame diretto con gli elettori. Il punto di approdo ideale sarebbe una non meglio precisata democrazia diretta: il popolo che si auto-governa.
Da noi, nella città di Atripalda, sarebbe molto utile la presenza del soggetto di Grillo: la sua attività di un controllo critico sulle misure assunte dalle amministrazioni risulterebbe un prezioso arricchimento al dibattito.
Alcuni volenterosi attivisti atripaldesi stanno “seminando” sul web, facendo girare link e promuovendo iniziative. Ma ora è il tempo di pensare al “raccolto” per mostrare la vera essenza del Movimento. Che è al di fuori dal recinto della virtualità.

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