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Comune sottosopra, si annunciano ricorsi

Mentre fra sindaco e vigili la tensione resta alta (un agente sarebbe stato anche querelato) è stato pubblicato il “decretone” sulla nuova distribuzione del personale. La vicesegretaria Bocchino (che non ha più alcun incarico) e l’ex comandante Giannetta pronti a portare gli atti al TAR ed al Tribunale del lavoro. Intanto il primo cittadino cerca un sott'ufficiale dell'Arma in pensione

Spagnuolo ha sfiduciato Giannetta

Con la pubblicazione del cosiddetto “decretone” si è chiuso il cerchio sulla riorganizzazione del personale comunale impostata dalla giunta comunale e attuata dal sindaco Spagnuolo. Nei giorni scorsi, infatti, il segretario generale del Comune di Atripalda, Clara Curto, ha disposto la distribuzione del personale dipendente e le relative competenze, da cui si estraggono le tre decisioni più importanti: il declassamento del ten. Domenico Giannetta, la conferma solo nel ruolo di vicesegretaria per la dott.ssa Katia Bocchino e lo spostamento all’ufficio Anagrafe dell’arch. Giuseppe Cocchi. Tre decisioni che ancora aspettano di essere spiegate ufficialmente, magari in Consiglio comunale come hanno chiesto le minoranze, perché davvero continuano a registrarsi molteplici interpretazioni. Ed in tal senso fatti che potrebbero in qualche misura riportare alla mente situazioni di conflitto non mancano, così come non mancano voci su altri contrasti noti solo a pochi.

In ogni caso, appare già certo che saranno presentati una serie di ricorsi. Il ten. Giannetta, per esempio, appare intenzionato sia a ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che alla sezione Lavoro del Tribunale di Avellino, ritenendo, evidentemente, illegittimi i provvedimenti approvati dalla giunta e dal sindaco, della cui validità sul piano formale sembra però certa la segretaria generale Clara Curto, indicata dal sindaco come colei che sarà chiamata a risponderne. E anche la Bocchino dovrebbe fare altrettanto, cioè impugnare i provvedimenti, anche perché davvero non si capisce bene quale dovrebbe essere il suo ruolo al Comune non essendole ancora stata attribuita alcuna specifica mansione. Così come l’arch. Cocchi sembra stia attentamente valutando come muoversi. Il nuovo comandante della Polizia municipale, il dr. Reppucci, dopo aver accettato l’incarico, per il quale gli viene automaticamente attribuito il grado di tenente, ancora non ha assunto alcuna iniziativa mentre sembrava pronto ad attribuire l’incarico di vice proprio al ten. Giannetta, ipotesi evidentemente non ritenuta più praticabile. Anche perché, si è scoperto, che la disciplina che regola i corpi di Polizia municipale, soprattutto in ordine alla Polizia giudiziaria, è piuttosto complicata, ragioni per cui la fase che si sta attraversando appare piuttosto delicata. E il sindaco Spagnuolo starebbe pensando di affidare il comando della Polizia municipale ad un ex carabiniere in congedo, avendo già sondato la disponibilità di due sottufficiali dell’Arma in pensione, uno dei quali atripaldese, senza riscontro positivo. Ma la ricerca continuerà e quanto prima i Vigili urbani avranno una nuova guida.

A distanza di giorni, comunque, ancora non si placano le polemiche per il “trattamento” riservato al tenente Giannetta. Gli attestati di stima e solidarietà sono arrivati da più parti, soprattutto attraverso i social network, alcuni giudicati dal sindaco eccessivi e rispetto ai quali avrebbe già sporto querela, addirittura nei confronti di un Vigile di Atripalda. Tutto il corpo di Polizia municipale, comunque, ha vissuto e sta vivendo giorni di tensione, che potrebbe sfociare addirittura in uno sciopero se il sindaco non spiegherà le ragioni che lo hanno portato, sorretto dalla maggioranza, ad avvicendare il tenente Giannetta. Il primo cittadino, invece, ha fatto sapere di aver chiesto per iscritto ai firmatari della lettera resa pubblica di spiegare il senso del passaggio centrale dove si faceva riferimento ai “falchi” che denigrano solo perché oggetto di accertamenti amministrativi e penali a causa della loro condotta illecita. Evidentemente il sindaco vuole sgombrare il campo dal dubbio che il comandante Giannetta sia stato rimosso per via delle sue indagini e, in ogni caso, le ragioni che emergono confermano le prime impressioni e cioè che il tenente Giannetta non è riuscito ad entrare in sintonia con la maggioranza, forse perché si vedeva poco in strada, oppure perché era spesso fuori città per convegni e lezioni, oppure ancora che applicasse le norme in maniera poco elastica, senza contare i cento paletti piazzati in tutta la città alcuni dei quali non solo sui marciapiedi ma anche sulla strada, come in via Appia alta, solo per non consentire la sosta veloce in zone di divieto. Ma accanto a questi esempi ne emergono anche altri, di segno opposto, e naturalmente non pubblicabili proprio perché hanno che fare con l’attività di polizia giudiziaria dei vigili urbani. Insomma, la sensazione è che mentre la spiegazione del sindaco era piuttosto prevedibile, quella che potrebbe fornire lo stesso Giannetta ancora manca.

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Commenti  

 
#11 Margherita 2014-12-30 20:49
Adesso che ci saranno nuovi contenziosi, chi se ne assumerà la paternità.
 
 
#10 lucia 2014-12-27 19:27
Per ERRICO:
Se sai qualcosa dillo tu, così fai prima a far tremare le mura del palazzo.
 
 
#9 angelo 2014-12-27 19:23
Finirà tutto in una bolla di sapone.
Scommettiamo????????????
 
 
#8 atripaldese 2014-12-27 19:20
Contattare pure l' ex maresciallo dei Carabinieri Fasulo.
Forse potrebbe essere interessato al Comando.
 
 
#7 luciano 2014-12-25 23:28
Leggendo il documento dei vigili, hanno evidenziato che solo dal mese di luglio 2013 il corpo dei vigili È RISORTO. E prima?
 
 
#6 un curiosone 2014-12-24 09:59
Caro sindaco noto con stupore che fai le cose ma non le metti in applicazione ma è forse perchè non eri convinto di quello che facevi?
Bene allora se la decisione è ferma vorrei capire perchè il vicecomandante si fregia ancora dei gradi dovuti al comandante?
Auguri di Buone Feste a TUTTI.
 
 
#5 luciano 2014-12-23 12:35
Stanno ancora pensando di fare ricorso.
Secondo noi,devono ricorrere al giudice del lavoro, come hanno fatto altri dipendenti per colpa di qualcuno di loro.
 
 
#4 Atripaldese 2014-12-23 12:29
Sindaco, non ti preoccupare più di tanto, i vigili sono in sciopero permanente da anni, perchè oramai si sono sciolti dal sole cocente. Tutto dovevate fare tranne che farli marescialli. Per grazia ricevuta.
 
 
#3 lupetto 2014-12-23 09:44
su questo comune non c'è uno che si salva, NESSUNO.
 
 
#2 lupo alberto 2014-12-23 09:28
Non voglio entrare nel merito delle decisioni politiche assunte dal sindaco ma penso che nella questione Giannetta alcuni passi sono stati fatti giusti mentre altri sono frutto di pura immaginazione. Io posso solo dire che esistono delle leggi, dei regolamenti e una normativa ben delineata negli anni per le assunzioni, per la mobilità, per l'affidamento di incarichi e tutto quanto riguarda il personale del comune. Volendo affrontare la problematica occorrerebbero intere pagine di giornale e quindi rimetto alle persone addette le dovute decisioni. Voglio però ricordare a me stesso due punti in particolare. Quando fu fatta la mobilità nei vigili urbani ricordo che Giannetta ebbe accesso alla stessa perchè concorreva per un posto di "specialista di vigilanza" categoria D1 (così diceva la delibera e successivi atti). Il posto di comandante gli fu assegnato con decreto del sindaco ma se non erro c'è un regolamento interno al comune che dice che i responsabili di ogni settore devono avere la figura apicale (categoria D3). Quindi mi pongo la domanda, come è stato possibile nominare comandante una diversa categoria se non in possesso dei requisiti? Oggi si è verificata la stessa cosa. Come è possibile nominare responsabile Reppucci che è la stessa categoria di Giannetta e quindi non apicale?
Allora gli atti furono istruiti dal capo del personale oggi gli atti sono stati istruiti dal segretario, è possibile che entrambe possano fare lo stesso errore?