Venerdì, 19 Apr 24

Tu sei qui:

Dopo “l’ammutinamento” dei Vigili parla il capitano Salsano

Il comandante si schiera dalla parte dei suoi uomini: Sono professionisti, tutto si risolverà. Parole di stima anche per il maresciallo Cucciniello e per il tenente Giannetta

Vincenzo Salsano

Tutti i Vigili urbani di Atripalda hanno formalmente rinunciato allo straordinario elettorale stabilito per garantire il servizio di ordine pubblico. Una specie di “ammutinamento” scaturito da un mancato accordo preventivo e dalla notevole riduzione del monte ore rispetto agli anni passati. Il comandante Salsano, da circa un mese alla guida del corpo di Polizia municipale, affronta la questione.

Capitano, è una situazione senza precedenti…

Il contesto in cui matura questa vicenda appartiene evidentemente al passato, a prima che arrivassi io, ma, ovviamente, adesso me ne farò carico. Ho già chiesto al sindaco di convocare un “tavolo tecnico” con la giunta ed i consiglieri delegati per programmare ed organizzare i compiti del corpo di Polizia municipale. In quella occasione credo che la questione sarà affrontata e risolta.

Che cosa proporrà?

Che si superino tutte le incomprensioni. Un buon comandante deve cercare di difendere i suoi uomini, stare al loro fianco e provare ad eliminare eventuali punti di attrito. Il sindaco è ben disposto e i miei uomini sono professionisti, credo che una soluzione sarà trovata. Nulla è perduto.

Che idea si è fatto?

Non giudico la scelta dei miei uomini di rinunciare allo straordinario elettorale, ne prendo atto, ma naturalmente cercherò di capire a fondo le motivazioni. In ogni caso posso assicurare che se non si riuscirà a trovare un accordo sullo straordinario elettorale il servizio di ordine pubblico sarà in ogni caso garantito con il lavoro ordinario.

Ha parlato di un “tavolo tecnico”: di che si tratta?

Vorrei dare un’impronta precisa al mio ruolo e, perciò, ho bisogno di confrontarmi con l’Amministrazione comunale per esporre le mie idee e programmare il lavoro. In accordo col sindaco, per esempio, abbiamo già istituito i “posti di controllo” per cercare di trasmettere ai cittadini un senso di maggiore sicurezza. E abbiamo intensificato anche i controlli nella villa comunale anche per far capire che i Vigili sono costantemente presenti sul territorio.

Lei è un ex carabiniere, che rapporto immagina di instaurare con il comandante della stazione di Atripalda: di competizione?

Non siamo affatto in competizione. Siamo amici da dieci anni ed il maresciallo Cucciniello è un professionista serio e scrupoloso. Abbiamo la stessa forma mentis e perciò sono convinto che su molte cose ci capiremo al volo nell’interesse dei cittadini.

E con il suo vice?

Anche con Giannetta ci conosciamo da alcuni anni. Capisco che la sua situazione è particolare, ma non non vorrei esprimermi, anche perché se ne sta occupando il giudice del lavoro. Ci siamo parlati con franchezza e so solo che è un professionista corretto di cui mi posso fidare.

E-mail Stampa PDF

Commenti  

 
#7 Peroncino 2015-05-09 05:30
Bla bla bla.
Chiacchiere quante ne vuoi. Risultati ZERO.
 
 
#6 Un residente 2015-05-08 05:48
Bravo X insalata mista.
Ma di sicuro, anche questo tuo appello cadrà nel vuoto.
 
 
#5 Lino 2015-05-07 19:01
I parcometri potrebbero garantire alla città almeno 400.000 euro all'anno, se solo i vigili facessero il loro lavoro. Punto e basta. Il resto sono chiacchiere e distintivi.
A proposito, questa vicenda dello straordinario elettorale, ci dice, ancora una volta, come siamo combinati....
 
 
#4 fantasmi 2015-05-06 17:10
perche esistono i vigili urbani ad atripalda?sono totalmente assenti a via roma parcheggio selvaggio per non parlare di via gramsci dove si parcheggia su entrambi i lati , datevi una mossa che molte persone pagherebbero per un lavoro come il vostro
 
 
#3 del settore 2015-05-06 15:55
Sono d'accordo sul fatto che la situazione debba cambiare perché i vigili urbani di Atripalda hanno perso un pò il ritmo e poi sono il biglietto da visita di una cittadina. Non vedo però perché ci si debba riferire a parlare di personale dipendente del comune indicandoli come "i miei uomini". Non mi sembra che siano una proprietà privata né un oggetto da spostare secondo i propri desideri ma si tratta di personale pagato dall'amministra zione comunale che esercita alcuni ruoli e funzioni particolari. Di certo non mi risulta che debbano tutelare l'ordine pubblico, come dice il comandante, a tutti i costi perché questa funzione tocca alle forze dell'ordine tra i quali i vigili urbani non rientrano. Allora rendiamoli utili ed al servizio del cittadino, in quanto da essi sono pagati, ma trattiamoli come delle persone normali che svolgono il loro lavoro che forse a volte può diventare anche pericoloso. A me personalmente sarebbe piaciuto farlo anche se mi occupo di cose sempre nell'ambito degli enti locali.
 
 
#2 MaDai 2015-05-05 20:36
Ah si...?!?! I posti di controllo in accordo col Sindaco...compl imenti...magari , lo si informera' di dove si fanno...magari, sempre in accordo con lui, si deciderà come procedere...
Ma è proprio gruoss sto primo cittadino, onnipresente onnifacente onniveggente... .
 
 
#1 insalata mista 2015-05-05 18:15
volevo aggiungere qualche domanda all'intervista:
1) pensa di istituire una turnazione degli orari di lavoro che preveda la presenza dei vigili sul territorio (non in ufficio, per strada) nelle prime ore del pomeriggio e fino alle 22;
2) la percezione della presenza e dell'utilità dei vigili è prossima allo zero: l'ha notato?
3) un buon comandante dei vigili, non deve solo condividere le istanze dei suoi uomini. DEVE considerare le aspettative dei cittadini, che pagano le tasse per pagare gli stipendi ai vigili. I cittadini chiedono qualità del lavoro, ordine nella città, multe, parcheggi regolari.
4) come mai ogni giovedì, al termine del mercato, non si vanno a fare le multe ai commercianti del mercato che lasciano le aree affidate in una condizione inqualificabile.

Il neo comandante non è ovviamente responsabile per il passato, ma occorre porre rimedio per il futuro. Confido, da cittadino, nella sua buona volontà.