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Marco Di Lello: «Caldoro non comprerà i voti dell’Irpinia»

Il deputato socialista in campo per le primarie si presenta per l’Irpinia ad Atripalda. L’incontro ieri pomeriggio nell’ex sala consiliare

L'incontro nell'ex sala consiliare

L’Irpinia diventi la “Terra del buono”. È così che immagina la provincia di Avellino il candidato alle primarie per il centrosinistra Marco Di Lello del Psi. Il deputato napoletano, già assessore regionale per due volte con Antonio Bassolino, ha presentato la sua candidatura in provincia di Avellino proprio ad Atripalda, ieri pomeriggio presso l’ex sala consiliare. Con il segretario cittadino Silvano Casillo, e il vice segretario regionale Marco Ricci, ad introdurre Di Lello è stato inizialmente l’avv. Arturo Iaione, storico riferimento dei socialisti atripaldesi, in odore di candidatura. Cosa su cui non si è però espresso nel corso dell’incontro.

«La vostra terra è quella che ha retto meglio al fenomeno dell’inquinamento che ad esempio funesta Napoli e Caserta. Avellino - ha spiegato Di Lello - è riuscita a salvaguardare le sue eccellenze alimentari, come vino, nocciole e castagne. Partire dall’ambiente vuol dire creare sviluppo economico». «Parlare oggi di Campania vuol dire parlare di una serie di drammi profondi - dice Di Lello -. Dalla sanità, all’ambiente, al lavoro, al trasporto pubblico locale, si contano i danni della gestione di Stefano Caldoro e del centrodestra». Il governatore Caldoro, appunto, accusato di avere un occhio di riguardo particolare nei confronti dell’Irpinia, ma in chiave prettamente elettoralistica. Lo spiega così Di Lello: «Caldoro, per riannodare i fili col sindaco Ciriaco De Mita, ha dato a Nusco a settembre un finanziamento di circa 6 milioni di euro per accelerazione della spesa, unico comune della regione a beneficiare di un’operazione del genere, in via del tutto discrezionale. I cittadini nuscani, dunque, risultano beneficiari di finanziamenti 25 volte superiori a quelli di ogni altro cittadino campano. Caldoro non pensi di comprare in questo modo il voto dell’Irpinia».

L’avversario è dunque ben chiaro, dice Di Lello, inutile affannarsi in sterili battibecchi all’interno del centrosinistra: «Vorrei dire ai miei competitor (De Luca, Cozzolino, Migliore, Di Nardo, ndr) che il passo dall’essere candidati di Renzi a fare la fine dei capponi di Renzo e Lucia è molto breve. Sono pronto a dialogare con tutti a partire da domattina». Le primarie per il candidato che dovrà vedersela contro Caldoro rimangono in programma per domenica 22, fermo restando che la competizione potrebbe saltare da un momento all’altro qualora da Roma, su indicazione di Renzi, si dovesse trovare la quadra su un nome che metta tutti d’accordo, almeno all’apparenza. «Per quanto riguarda il sindaco di Salerno - precisa Di Lello - io mi sono battuto in Parlamento per la modifica della legge Severino ma siccome i tempi attualmente non ci sono ora la decisione spetta a De Luca. Mi spiace dirlo, ma chi non ha i requisiti per essere candidato faccia un passo indietro».

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