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Comune, facendo due conti si scopre che…

Il coordinatore cittadino di “Piazza Grande” Raffaele La Sala ha studiato gli atti che hanno fatto seguito alla sospensione dei quattro dipendenti comunali arrivando a concludere che, al netto di eventuali conflitti di interesse, i rimedi adottati rischiano di essere anche peggiori del male…

L'ufficio economico-finanziario del Comune

Credo meriti qualche attenzione, per tutta una serie di ragioni in ordine a modalità, opportunità, efficacia, tempistica, durata, costi e forse perfino legittimità (sulle quali sommessamente invochiamo in ogni sede valutazioni di merito e di metodo) la gestione e gli atti che hanno fatto seguito alla sospensione di quattro dipendenti comunali degli uffici di ragioneria, personale, notifiche di Atripalda lo scorso febbraio.

Sembrò allora necessaria (come l’urgenza pareva suggerire) una risposta tempestiva ed immediata quale che fosse, per assicurare continuità e trasparenza alla gestione di delicati settori amministrativi.

Come spesso accade, purtroppo, le cose hanno preso un’altra piega ed i rimedi rischiano di essere peggiori del male. Vediamo… partendo dai costi.

Prima fu l’individuazione dei profili professionali (intuitu personae, come si dice con un pietoso eufemismo), poi una strana interpretazione sulla corresponsione delle ‘mesate’ (successivamente corretta), da ultimo un consistente incremento dei corrispettivi, mentre l’emergenza si ‘stabilizza’ (e per ora durerà - salvo ulteriore proroga - fino al 30 novembre per una Consulente del lavoro, in atti generalizzata). Insomma, facendo due conticini, per la consulente del lavoro de quo l’incarico quadrimestrale (20 febbraio - 20 giugno) viene prima prorogato al 30 giugno e poi ancora fino al 30 novembre, mentre da 1.930 euro (iva e oneri previdenziale compresi) si passa a 2.900 euro mensili. Il tutto ‘giustificato’ - a quanto pare - sulla base di un ampliamento di mansioni da dimostrare… carte alla mano. Che fanno un totale di 20.300 euro: ad oggi tempestivamente fatturate e liquidate. A fronte di “almeno due presenze settimanali in orari di ufficio di cui una pomeridiana” come recita la prosa della determina n. 107 del 20 luglio 2015.

Alla Edp Service srl di Albanella (Sa), invece, tocca una proroga più corta (ad oggi ‘solo’ fino al 30 settembre) ed un incremento da 3.528 euro a 4.148 euro per un totale, Iva compresa, di 24.278 euro.

Per ora, salvo errori ed ulteriori rinvii, l’emergenza che da 7 mesi viene affrontata solo con interventi tampone ci è costata la sciocchezza di 44.578 euro. Per non parlare d’altro. E cioè delle ragioni che eventualmente hanno suggerito le scelte, compreso ogni eventuale… conflitto di interesse.

Una pena.

Raffaele La Sala – coordinatore “Piazza Grande”

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