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La Sala (Piazza Grande): Le “anomalie” della “Casa dell’acqua”

A quanto pare una prima verifica dei tecnici dell'Alto Calore avrebbe evidenziato aspetti sui quali sarà necessario intervenire con la massima urgenza

Raffaele La Sala

Non me ne voglia l'assessore all'acqua idrolitina, ma questa storia della casa dell'acqua, al di là delle migliori presunte buone intenzioni, è una storia, al solito, di ordinaria leggerezza. Per le ragioni che dirò.

Intanto, non si precisa se si tratta di acqua purificata o demineralizzata (e non è la stessa cosa) ed ora, nel comunicatuccio copia&incolla (tra l'altro in vistoso conflitto con la lingua italiana), non si dice se refrigerata (e di inverno si sa... è proprio quello che ci vuole, magari per fornire in estate... acqua calda), o gasata...

E poi ci sono i costi: 5 cent. a litro, che fanno 7,50 cent. o 10 cent. a bottiglia da un litro e mezzo o da due litri. Altrove un analogo servizio è offerto a 3/4 cent. a litro: da noi perché costa di più?

E poi ancora... con quale trasparente procedura è stato affidato? sulla base di quali requisiti e di quali eventuali vantaggiosi servizi aggiuntivi offerti?. Il citato comunicatuccio del prezioso assessore parla (cito testualmente) di una "azienda leader nel settore"... Non sono in grado di valutare... ma dal sito aziendale proprio non si direbbe. Solo 9 i comuni partner del progetto... in tutta Italia: 3 (Maddaloni, Carinaro, San Felice a Cancello) della provincia di Caserta, 4 (Apice, Arpaia, San Leucio del Sannio, Vitulano) di Benevento e 2 (Bonito e Fontanarosa) della provincia di Avellino. Ai quali si aggiungerebbe Atripalda. Peccato che nei 9 comuni citati il servizio risulta attivato solo in 3 (Apice, San Leucio del Sannio e Maddaloni, peraltro a costi differenziati e più vantaggiosi per l'utenza).

Insomma ad Atripalda o non funzionano a dovere i... servizi, o sono raffazzonati e reticenti (oltre che sgrammaticati) i comunicati. Succede, sulle rive del Sabato, a Spagnuolo&friends.

Ma non è finita…

Dopo i comunicati copia&incolla delle buone ecologiche intenzioni, dopo il taglio del nastro ed i generosi servizi fotografici a corredo... a quanto pare una prima verifica dei tecnici dell'Alto Calore avrebbe evidenziato alcune anomalie sulle quali sarà necessario intervenire con la massima urgenza.
La prima: l'acqua sarebbe erogata da un contatore riferito ad una utenza comunale, a valle del quale sarebbe stato apposto un nuovo contatore 'privato' per 'misurare' l'acqua erogata dalla cosiddetta 'casa dell'acqua'. Insomma l'acqua, fornita al Comune al quale sarebbero ovviamente fatturati i consumi, viene ceduta all'impianto, che a sua volta la cede a 5 cent. il litro, ai cittadini.
Naturalmente si tratta di una singolare procedura, in virtù della quale i cittadini di Atripalda pagherebbero due volte la stessa... acqua, a fronte di un eventuale ristoro dei consumi comunali che proprio non è consentito. Tra l'altro andrebbe verificata anche la regolarità dei pagamenti sulla stessa utenza, che – pare - risulterebbe 'morosa' per quasi 500 euro (ma questa è un'altra storia).
La seconda: sarebbe necessaria anche una verifica tecnica non solo dell'impianto (evidentemente provvisto di tutti i collaudi come per legge), ma anche delle canalizzazione di collegamento tra il punto di prelievo e l'impianto stesso (una verifica eventualmente congiunta tra l'Utc ed i tecnici dell'Alto Calore).
Solo dopo si potrà cominciare a parlare degli eventuali benefici per l'ambiente.

A proposito: chi si occupa delle convenzioni dei contenitori degli abiti usati e dell'olio esausto? Mi pare che prevedessero un appannaggio annuale per le casse Comunali rispettivamente di 5.000 e 1.500 euro, che forse sono evaporati nelle pieghe della... burocrazia...

Ma nel… waterday (garantita l'efficienza dell'impianto e la regolarità delle procedure) si tratta ancora solo di stampa&propaganda a buon mercato (e a buon rendere).

Invece chi legge il comunicato diffuso per l’ingannevole (e finto) commiato/ringraziamento alla dottoressa Clara Curto (un concentrato allo stato puro di cinismo ipocrita e di cattiva coscienza) non può che trarne la sgradevole impressione di vivere in un mondo mediocre e senza qualità dove le parole perdono senso e di esse non si percepisce che l’assordante e spiacevole frastuono. Una pena.
Forse sarà il caso che prima ancora che la Procura della Repubblica, sia la Corte dei Conti (intanto sulla base del deliberato n. 153/2015), ad occuparsi della cronaca della nostra povera Città.

Raffaele La Sala

(coordinatore Piazza Grande)

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