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Prezioso: Da La Sala solo insinuazioni e dicerie da bar

L’assessore all’ambiente entra in polemica con il coordinatore cittadino di “Piazza Grande” sulla vicenda dell’erogatore dell’acqua

Ne è passata di acqua... sotto i ponti

Mi ero ripromesso di non rispondere ai “simpatici” e folcloristici comunicati dell'ex “Sindaco per caso” (1988) Prof. La Sala, il quale, in perenne ricerca di visibilità politica, non perde occasione di censurare e bocciare ogni iniziativa posta in essere dalla nostra amministrazione ed in particolare dal sottoscritto, mostrando tutta la sua vis polemica.

Ormai lo stile è sempre noiosamente lo stesso: in base all'argomento trattato, crea un nomignolo “simpatico”, in questo caso legato all'antica ed obsoleta Idrolitina (con tutto il rispetto per chi ancora la utilizza), che evidenzia tutta l'arretratezza del personaggio. Sulle sottolineature in matita rossa e blu (patologica deformazione professionale) stendiamo un velo pietoso, con esse viene fotografato appieno la supponenza del personaggio che puntualmente scarica il suo livore su chi si frappone tra lui e quel potere che ha gestito ampiamente negli anni ’80.

Nei suoi interventi, che la maggior parte degli atripaldesi definisce sproloqui, cominciano ad inserirsi una serie di insinuazioni e dicerie da bar, spacciandole per vere, farcendo il tutto con una serie di “sembrerebbe”, “pare che”, degni della peggior pettegola di paese.

Il chiarimento si rende necessario in quanto l'ex “Sindaco per caso” riporta una serie di inesattezze circa alcune questioni tecniche e di merito:

1) La Casa dell'acqua ha un contatore dedicato che misura gli effettivi consumi che saranno a carico dell'azienda SinergyItalia.

2) In altri comuni c'è una differenza di costo tra acqua naturale e gasata (rispettivamente 4 e 6 centesimi), mentre ad Atripalda si è deciso di fare un prezzo unico di 5 centesimi.

3) Altri comuni hanno impegnato fondi per l'acquisto dell'impianto, il Comune di Atripalda non ha speso un euro per l'installazione.

I servizi di raccolta di abiti usati e quello degli oli vegetali, invece, rappresentano due capitoli in attivo per il bilancio comunale, rispettivamente di 5.000 euro il primo e di 2.000 euro il secondo, puntualmente inseriti nelle entrate del bilancio previsionale del 2015. Si evince, quindi, che l’unico intento dell'ex “Sindaco per caso” sia quello di stroncare ogni iniziativa definendola inutile e sbagliata (il nostro eroe sicuramente farebbe di meglio…). Questo è un atteggiamento degno del peggior qualunquista, che cozza vistosamente con l’immagine che vuol dare di sé. Gli consiglierei di riflettere su una definizione non mia: “E’ una disgrazia non avere abbastanza spirito per parlare bene, né sufficiente giudizio per tacere. Qui sta l’origine di ogni stonatura”.

Antonio Prezioso

(Assessore all'Ambiente)

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