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Convento

Visto lo stato di abbandono in cui versa il convento di San Pasquale, chi dovrebbe occuparsi della sua manutenzione?

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Commenti  

 
#16 luigi ammirati 2011-09-05 19:35
caro willy, ti ringrazio innanzitutto del fatto che mi reputi una persona garbata, come lo sei tu. il fatto è che, permettimi, tu nel tuo ultimo commento usi 2 termini inappropriati: disabitata e sporadicamente. se è vero dunque che i frati non ci sono più a dormire, la struttura vive quotidianamente , non sporadicamente. vorrei chiedervi la cortesia, se realmente vi sta a cuore il convento, cosa di cui sono convinto, di documentarvi bene ed informarvi. è ovvio, con la non presenza dei frati che c'è qualche problemino a volte, ma il convento è una parte importante della città che lavora per la città, con le associazioni laico religiose che lo utilizzano. una gifra senza convento non ha senso di esistere. ti ripeto, tu hai fatto una buona proposta, ma io non ne vedo soluzioni migliori, sia per il convento in se, che, se fosse affidato al comune vivrebbe ancora di più in stato di degrado, sia per la nostra città, che è il "capoluogo" della gioventù francescana campano-lucana, e che perderebbe questo ruolo, per i gruppi che vi vivono attivamente, per il catechismo, ecc.. cosa dire di più? ovviamente per me, vivendolo almeno 2 volte a settimana se non di più, il convento ha un valore affettivo, così come per tanti giovani della gifra e scout, che non avrebbero dove andare con tutte le conseguenze che questo può comportare (considerando solo le conseguenze al paese, questo diverebbe ancora più morto di quanto già è). detto questo, perchè non organizzare realmente qualcosa? un gruppo di arpaise (bn) a natale venne a proporre ai frati se avrebbe potuto organizzare un convegno con mostra sul convento. non se ne fece nulla perchè nessuno voleva prendersi l'onere di assicurare le opere d'arte che questi avrebbero portato.. per esempio allora, se fosse il caso, ci sarebbe qualcuno che avrebbe voglia di organizzare qualcosa sopra S. Pasquale, in modo concreto e anche prendendosi le giuste responsabilità? il comune assicurerebbe le pulizie ordinarie? le spese straordinarie? la messa a norma per la nuova destinazione di parti della struttura? ad ogni modo, io ho detto la mia da abituale frequentatore del convento, che ha messo a disposizione il suo tempo per fare anche dei piccoli lavoretti, come tagliare l'erba dai giardini e qualche altra scemenza. se i frati con tutti gli altri gruppi volessero cedere la struttura al comune, siamo sicuri che questa non fa "male fine"? eventualmente, ai posteri l'ardua sentenza.
 
 
#15 willy il coyote 2011-09-05 07:39
caro Ammirati, ti faccio i complimenti per la tenacia ed il garbo che evidenziano i tuoi interventi.
Mi permetto però di rilevare che la questione non è posta sul significato della parola CONVENTO. Si discute sul completo utilizzo di una struttura parzialmente disabitata, sporadicamente occupata da gruppi di preghiera e catechisti, che potrebbe invece essere pienamente goduta con destinazioni diverse. Del resto non sarebbe la prima volta, internet è pieno di ex conventi convertiti in strutture ricettive. In ogni caso, è già positivo che ne discutiamo civilmente
 
 
#14 xgianninix@aol.com 2011-09-02 23:13
costruendo quel bel palazzo e come se si fosse dipinto su una tela di michelangelo ora guel bel convento e diventato una cosa inutile e stato il nostro orgoglio e spero che lo sara sempre non facciamone politica lasciate che resti sempre un convento. gianni
 
 
#13 luigi ammirati 2011-09-02 15:00
il vocabolario di italiano definisce convento come il "luogo presso cui abitano o svolgono le proprie attività coloro i quali scelgono una vocazione religiosa come stile di vita", ed è proprio questo l'uso del nostro convento, seppur i frati non vi vivono più, lo usano attivamente per tali attività, quindi la struttura non è snaturata nella sua funzione principale, cioè questa. in ogni modo, signor Willy il coyote, lei ha espresso sicuramente un buon proposito, del quale non metto in dubbio la bontà di esso, e sarei d'accordo con lei se:
1) per le attività che si svolgono al convento tutt'oggi fosse possibile trovare un luogo sostitutivo adatto; le ricordo che a contrada ischia già si fanno altre attività, sotto l'egida dell'altra parrocchia e che il prefabbricato di contrada spagnola, che è comunque piccolo e inadeguato, sarà, si spera presto, demolito per costruire una nuova chiesa che avrà anche gli spazi adeguati per queste attività, e che quindi magari questa cosa del trasferimento potrebbe essere messa in atto, ma tra 10 anni almeno, quando la chiesa sarà completata (e con i tempi sono stato molto ottimista);
2) il convento è una proprietà si comunale, e coloro che lo frequentano abitualmente, partecipano alle attività culturali e sociali del nostro paese, in quanto sono collaboratori stretti dei parroci. tra l'altro, sono in programma per il futuro delle manifestazioni culturali che vedranno protagonista il convento, come per esempio una festa civile (probabilmente una sagra) per san Pasquale, il 17 maggio, oltre alla consueta processione.
3) il convento è un luogo francescano. testimonia dunque che atripalda ha una forte impronta francescana, e i frati, seppur assenti fisicamente, hanno questo luogo come punto di riferimento. i gruppi laici che popolano il convento hanno ricevuto il compito di mantenere il francescanesimo ad atripalda, e questa non è cosa da poco.
4) ci sono altre strutture abbandonate in paese. non sarebbe il caso di utilizzare prima queste? il comune, di questi tempi, è in grado di accollarsi anche le spese di manutenzione del convento, che ora sono a carico dei frati, dei pellegrini che lo visitano e di qualche opera buona??
 
 
#12 willy il coyote 2011-09-02 08:58
rispondo al sig. Luigi Ammirati, con una semplice considerazione:
i gruppi di preghiera, i corsi di catechismo, la meditazione ed il raccoglimento in preghiera sono attività degne della massima attenzione e rispetto. Possono trovare spazio e alloggio presso le numerose chiese cittadine, spesso chiuse, o presso i centri di contrada Ischia, di contrada spagnola, ma anche sulla chiesa di san Nicola o quella a largo maddalena (sopra la proloco). Ritengo che la struttura di San Pasquale, possa consentire uno sviluppo turistico, culturale e artistico e possa essere meglio integrata nei progetti culturali e sociali della nostra città. Se è vero che è una proprietà comunale, appartiene a tutti i cittadini, non ad una nicchia di religiosi, che la utilizzano parzialmente impedendone il rilancio ed il collettivo godimento.
 
 
#11 luigi ammirati 2011-09-01 11:22
per l'ennesima volta: la struttura non è abbandonata. è sede del consiglio regionale campano lucano della gioventù francescana, della gifra di atripalda, dell'ofs, degli scout, di altri gruppi di preghiera, di ritiri spirituali provenienti da tutta la campania e durante l'anno si tiene il catechismo parrocchiale. se è vero che i frati non ci vivono più, non è assolutamente vero invece che la struttura è abbandonata a se stessa, anzi, le attività fervono come prima!
 
 
#10 riconversione 2011-08-29 16:22
riconvertire questa struttura abbandonata è un obbligo. Inutile perdere altro tempo. Fate un bando e pubblicizzatelo su internet. Date le stanze agli artisti per un anno. Pittori, poeti, musicisti di ogni parte del mondo. Garantiamo ospitalità in cambio della presenza fisica. Apriamo le porte all'arte, apriamo ad un vento nuovo per la nostra città. Altro che degrado, con l'arte possiamo rifiorire
 
 
#9 luigi ammirati 2011-08-28 18:33
basta contattare Padre Lorenzo Scafuro se volete entrare al convento. celebra la messa al convento tutti i giorni alle 18,30. se vi serve un contatto telefonico ricontattatemi.
 
 
#8 luigi ammirati 2011-08-27 15:06
il convento è in perfetto stato per ciò che compete coloro che lo gestiscono, cioè il comitato che fu istituito l'anno scorso. il degrado di cui qui portate testimonianza è competenza del comune. la strada in questione è una strada comunale, e l'erbaccia la deve togliere il comune. se oltrepassaste il cancello del convento, vi renderete subito conto che i giardini sono curati minuziosamente, e non vi sono segni di degrado interni. come al solito, scrivete che il convento è abbandonato! le solite [...] dei giornalisti. il mio nome sta qua sopra, chi vuole saperne di più può parlare direttamente con uno che frequenta abitualmente e insieme a tante altre persone facente parti dei gruppi francescani aiuta per quanto è possibile, periodicamente alla manutenzione del convento, per quello che ci compete!
***
NdD - Verificheremo e rendiconteremo. Diteci solo quando possiamo entrare e fotografare. Grazie.
 
 
#7 un amico 2011-08-23 08:20
il progresso e uquale al regresso.io ripoterei la piazza e il convento agli antichi splendori. abbatterei il palazzo lazzarini e riqualificherer i il convento come centro di incontri e convegni a livello internazionale. A forla corta riporterei il tutto indietro di 60 anni che bello, quel convento che si vedeva dalla piazza e quel muraglione sottostante ,era la piazza piu' invidiata dell'irpinia ,e dell'intera Campania. Chiamatemi nostalgico o vecchio ma quanti al paese lo vorrebbero?.,.