Dopo l’ultimo litigio con la moglie, si sfuria davanti ai figli piccoli impauriti
La disperazione, la perdita del lavoro e il futuro che si fa sempre più incerto lo hanno condotto alla disperazione e a rifugiarsi nell’alcool. E proprio in preda ai fumi dell’alcool, la sera tra martedì e mercoledì, dopo l’ultimo litigio con la giovane moglie ha devastato l’appartamento: il tutto davanti agli occhi dei due piccoli figli. L’uomo, un 35enne residente ad Atripalda, ex operaio di una grossa fabbrica di Pianodardine chiusa lo scorso anno, era uscito con alcuni amici. Da quando non lavorava, infatti, la moglie lo rimproverava di non occupare il tempo libero con la ricerca di un nuovo lavoro e di non aver seguito il cognato come aiutante in un cantiere edile. Da mesi disoccupato e privo di qualsiasi prospettiva, si è lasciato andare, affogando la depressione nell’alcool. Si spostava da un bar all’altro, non solo ad Atripalda, ed accompagnava i vecchi amici in altri locali e circoli di Avellino e di Borgo Ferrovia. La sera, poi, rientrava a casa completamente ubriaco, sfinito e pronto a litigare con la moglie che lo attendeva preoccupata. A cercare di aiutare la coppia erano stati i loro genitori, ma la crisi economica, purtroppo, ha reso esigui anche i loro contributi. Per questo motivo la scorsa sera, la moglie gli aveva imposto di fare una scelta, minacciandolo di lasciarlo e di rientrare a casa dei propri genitori. Questa decisione e la prospettiva di una condizione rigida ha mandato l’uomo su tutte le furie e perso dall’ira ha iniziato a rompere tutto quanto era presente nell’appartamento spingendo la moglie a telefonare al fratello e ai cognati perché temeva il peggio. Lui, intanto, offuscato anche dai fumi dell’alcool, ha frantumato disintegrato gran parte della casa: suppellettili, elettrodomestici, stoviglie, di tutto.
All’arrivo del fratello e di uno dei cognati, l’uomo si è ulteriomente alterato ma, alla fine, sono riusciti a fermarlo e a portarlo all’ospedale Landolfi di Solofra dove poi è stato sedato dai medici di turno. La moglie ha lasciato la casa con i due bambini per andare dai suoi in attesa che il marito si riprenda. Ora, infatti, teme gesti inconsulti verso di lei, i figli ed anche che il marito si faccia del male da solo. I vicini raccontano che si trattava di una coppia esemplare che, almeno prima dei problemi di lavoro, non aveva mai litigato. A quanto pare l’insicurezza economica e lavorativa ha spinto la famiglia in un baratro. Qualche amico sarebbe disposto a dar loro una mano, ma si tratterebbe comunque di lavori a tempo determinato, nei cantieri, senza contributi e senza certezze. Dell’episodio sono stati allertati anche i servizi sociali ma, si può ben dire, che la soluzione a questa crisi sta nei posti di lavoro e non nelle cure.
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