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Corse notturne, moto ritrovata in cenere in via Tufarole

Una Honda Transalp era stata rubata a Napoli due anni fa

È stata ritrovata giovedì mattina all’alba completamente carbonizzata in via Tufarole dai carabinieri del nucleo operativo dei carabinieri della Provincia di Avellino la “moto fantasma”, una Honda Transalp, senza targa, che da mesi terrorizzava le strade di Atripalda e Avellino. La moto è stata data alle fiamme da mani ignote nella notte fra mercoledì e giovedì, probabilmente perché ricercata dalle forze dell’ordine. Una chiamata al centralino dei vigili del fuoco di Avellino ha allertato una squadra che in pochi minuti è giunta sul posto per spegnere le fiamme che potevano raggiungere un fabbricato vicino. I carabinieri giunti sul posto hanno potuto constatare che la moto era sprovvista di targa e che era stata abbandonata e date alle fiamme per toglierla dalla circolazione. La moto era diventata oggetto di attenzione dei carabinieri già da qualche settimana. I militi hanno però potuto identificare, a seguito degli accertamenti eseguiti sul posto, il numero di telaio del mezzo, anche se qualcuno aveva invano cercato di cancellarlo. Dalla matricola i carabinieri hanno potuto ricostruire la storia del Honda ritrovata a Via Tufarole. Una storia che parte da lontano, da un parcheggio del quartiere Vomero di Napoli. La moto risultava rubata nel 2008 ad un 31enne residente nello stesso quartiere. Sono in corso accertamenti onde poter stabilire se la moto ritrovata non sia stata utilizzata anche per compiere qualche genere di reato in zona o nei paesi limitrofi. I carabinieri non escludono che la moto sia stata utilizzata da una banda di slavi operativi tra Avellino, Atripalda e Mercogliano per compiere furti nelle villette isolate. Non è escluso che la moto sia stata utilizzata anche per organizzare gare e corse tra le strade cittadine. Infatti la moto era stata chiamata “fantasma” perché nel cuore della notte tutti la sentivano passare, ma nessuno riusciva a vederla o a fermare. Ma i carabinieri avevano stretto il giro delle indagini intorno ad un gruppetto di ragazzi, tra i quali anche alcuni ragazzi di Alvanite, di cui alcuni minorenni. Ora che la moto è stata data alle fiamme i cittadini possono dormire sonni tranquilli, almeno fino alla prossima trovata.

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