Venerdì, 26 Apr 24

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Picchia e deruba i genitori per "amore" della fidanzata

Un sedicenne non accetta la punizione del padre e lo aggredisce

Un incredibile episodio di cronaca ha sconvolto una famiglia di Atripaldesi per bene, a causa del figlio sedicenne. L’andamento scolastico del ragazzo ragazzo, studente in un istituto tecnico di Avellino, da qualche mese aveva preso una brutta piega. Già dall’inizio di quest’anno i professori avevano avvertito i genitori delle sue continue assenza e della scarsa attenzione agli studi, ma sembra che il suo atteggiamento sia cambiato nella primavera dell’anno scorso, dopo aver conosciuto una ragazza coetanea del capoluogo. Così, mentre in campo sentimentale si registrava un’impennata, in quello scolastico c’era una discesa vertiginosa e quando i genitori hanno incontrato professori per verificare l’andamento del primo quadrimestre hanno scoperto il quadro praticamente disastroso, tra assenze e impreparazioni. Per questo motivo il padre lo ha punito vietandogli paghetta, palestra, il calcetto con gli amici, il computer e tutti i videogiochi che aveva in camera. Praticamente lo ha messo con le spalle al muro: o finiva gli studi con profitto o sarebbe rimasto in punizione perenne. Il ragazzo, per qualche giorno, è stato in silenzio poi, in occasione del compleanno della fidanzatina, ha sottratto duecento euro dalla borsa della madre ed è scomparso nel nulla. Per un’intera giornata la famiglia lo ha cercato invano ed anche a casa della fidanzatina nessuno sapeva nulla. Nel pomeriggio il padre della ragazza, vedendolo arrivare con un pacco regalo, ha avvertito il padre preoccupato. Nella stessa sera, i genitori si sono recati ad Avellino per riprendere il figlio ma tra i tre è nata subito una lite. Il ragazzo, vedendoli arrivare, si è arrabbiato con il futuro suocero e poi con il padre e la madre. Il papà gli ha dato uno schiaffo e il ragazzo ha reagito colpendolo ripetutamente. La lite è stata interrotta dall’intervento di alcuni vicini e dall’arrivo di alcuni agenti chiamati sul posto. Il giovane ha spiegato che i soldi non erano stati rubati, ma erano quelli che il padre gli aveva “sequestrato” per punizione e con i quali aveva comprato la console per la fidanzata, come regalo di compleanno. I genitori non hanno denunciato quanto è successo ma si sono ripromessi di punire severamente il figlio, mandato ora via per qualche giorno, a casa di una zia (in Lombardia) a meditare.

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