Dopo il colpo i tre ladri di Monteforte hanno nascosto l'auto a Solofra. I Carabinieri stanno cercando il complice che ha intascato il denaro
I carabinieri di Atripalda dopo aver assicurato in meno di ventiquattro ore i responsabili della rapina ai danni del tabaccaio, sono ora sulle tracce di un altro uomo, in pratica del cassiere.
In seguito alle dichiarazioni fornite dal tabaccaio, i militi sono riusciti a delimitare il campo delle indagini; così hanno seguito la pista giunta, cioè quella di Solofra. Infatti, un’Alfa Romeo 147 è stata parcheggiata da tre giovani che successivamente sono spariti.
L’auto dopo la rapina è stata poi ritrovata dai Carabinieri della città della concia che subito hanno allertato quelli di Atripalda, i quali hanno immediatamente chiuso il cerchio intorno alla figura del 39enne F.B.; l’uomo è nato a Mercogliano ed ha alle spalle piccoli precedenti penali e una breve militanza nel clan Partenio.
Dopo aver individuato il palo, è stato facile risalire ai due complici di Monteforte Irpino entrambi di ventidue anni, F.A. e R.M. di origine marocchina. Sono state determinanti le prime ore delle indagini per consegnare alla giustizia gli autori dell’efferata rapina. Quando i tre sono stati fermati dai militi non avevano l’oggetto contundente di ferro con il quale hanno colpito Giovanni Marra; inoltre non avevano nemmeno il denaro della rapina. Tutto fa pensare che la banda sia stata aiutata da altre persone; infatti, è tutto così strano poiché il bottino non è stato trovato.
I Carabinieri sospettano che i tre abbiano lasciato l’auto a Solofra non prima di essersi sbarazzati per strada della barra di ferro e del denaro; sono stati compiuti questi gesti probabilmente per paura di essere subito individuati. Addirittura emerge che tra le amicizie del 39enne compaiono alcuni giovani che adesso sono sospettati di complicità. Da quello che emerge l’uomo di Mercogliano, è l’ideatore della rapina, nonché colui il quale ha recuperato l’automobile utile per scappare fino a Solofra.
Intanto il giudice nei giorni scorsi ha interrogato i due 22enni arrestati all’interno del carcere di Bellizzi Irpino: il GIP dopo gli interrogatori ha convalidato il fermo; il 39enne invece è agli arresti domiciliari. L’efferato episodio di violenza ha colpito l’intera comunità atripaldese, che attraverso i commenti sui vari siti dei giornali on line ha espresso solidarietà al tabaccaio. Per di più la cittadinanza si è congratulata con l’operato dei Carabinieri della città che hanno subito risolto il caso anche tramite l’acquisizione delle immagini a circuito chiuso del locale. La città è ancora sconvolta per il bruttissimo episodio di cronaca poiché tutti sono rimasti senza parole.