Lunedì, 29 Apr 24

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Molestie telefoniche, due casi dal giudice

Una donna non sopportava l'idea che il suo uomo fosse scappato con un'altra ed ha effettuato più di cento telefonate sia a lui che a lei

I Carabinieri sono risaliti ai presunti responsabili

Non sopportava l’idea che l’uomo che aveva sposato fosse scappato via per un’altra donna e così, armata di cellulare ha iniziato a importunare prima lui e poi lei. Più di cento telefonate, alcune di pochi secondi altre semplici squilli, e un numero spropositato di sms nel giro di poche settimane.

La situazione era diventata insopportabile non solo per l’ex marito, ma soprattutto per la nuova compagna che riceveva telefonate e squilli a ogni ora del giorno e della notte. La donna alla fine si è presentata dai Carabinieri per denunciare l’ex moglie del suo compagno: adesso dovrà difendersi in tribunale perché sarà chiamata a processo con le accuse di molestie, ingiurie e minaccia.

Nel passato dell’ex coppia c’è un matrimonio naufragato per incomprensioni. Tuttavia la compagna del marito ha certamente peggiorato i rapporti tra i due: infatti, già da parecchio tempo si perpetuava il rapporto con l’amante.

La coppia, ora residente in un’altra città dell’hinterland, si è presentata in caserma ad Atripalda per denunciare le continue telefonate e i messaggi ricevuti. Addirittura anche in Caserma hanno ricevuto telefonate e messaggi. Tale cosa è certamente eclatante in virtù del fatto che l’ex moglie non si è ancora rassegnata all’idea di perdere il marito. Da un controllo effettuato sui tabulati, è emerso che tutte le telefonate e i messaggi partivano da un’utenza intestata alla donna ed anche da un altro numero non intestato, ma in uso a lei.

Adesso il caso passa alla Procura insieme con un altro. In effetti, in questo caso la denuncia per molestie era stata presentata perché a una giovane moglie di Atripalda continuavano ad arrivare strane telefonate e messaggi a sfondo erotico. La moglie si è rivolta prima al marito per cercare di individuare lo strano molestatore che si faceva vivo solo in alcune ore del giorno.

La coppia ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Atripalda per individuare il molestatore. Confrontando i tabulati e i numeri in dotazione i carabinieri, dopo una lunga ricerca sono riusciti a individuare un giovane che è invitato in caserma per un incontro.

Dalla’altra parte del vetro c’era la coppia che però è rimasta di stucco nello scoprire che il molestatore è era giovane parente del marito della donna. Lui si è giustificato asserendo che si trattava di un gioco, ma, nonostante la coppia fosse intenzionata a ritirare la querela, il giovane dovrà presentarsi davanti al giudice per giustificarsi dell’accusa di molestie a sfondo sessuale, una brutta gatta da pelare per uno strano scherzo fra parenti.

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