Era caduta in Via Appia: per i medici del pronto soccorso del Moscati stava bene ma dopo qualche giorno di dolori l’atroce scoperta

Era stata rimandata a casa dopo averle effettuato le radiografie al braccio. Le avevano anche prescritto una cura di antidolorifici ma, nonostante tutto, lei sentiva sempre più dolore alla mano ed al polso.

Dopo qualche giorno di grande sofferenza la donna è stata accompagnata per un ulteriore controllo presso un’altra struttura. Qui i medici le hanno comunicato la presenza di diverse fratture alla mano e la necessità di controllare meglio il polso. E il braccio che al pronto soccorso le avevano consigliato di tenere sott’occhio? Al braccio incriminato non è risultato nulla se non qualche ematoma ed alcune escoriazioni.

I parenti della 60enne desiderano che ora sia fatta chiarezza e che non si ripeta lo stesso con altri pazienti: per tale motivo hanno richiesto la cartella clinica e le lastre. Secondo la loro opinione si è trattata di una leggerezza da parte dei medici del pronto soccorso, che avrebbero sottovalutato la situazione. L’incidente è avvenuto lungo via Appia, all’uscita dal supermercato Sisa. All’improvviso, sul marciapiede oggetto di lavori, la donna è inciampata con i sacchi della spesa ed è caduta a terra scaricando tutto il peso del corpo sul braccio, sul polso e sulla mano, ferendosi anche al volto e alla gambe. La fitta pioggia che cadeva le impediva di rialzarsi autonomamente e subito è stata soccorsa da molti passanti. È poi giunto personale del 118 che l’ha trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Moscati dove, nonostante le sofferenze e le ferite, la povera donna ha dovuto attendere diverso tempo prima della visita. Trascorsa qualche ora, un infermiere l’ha accompagnata in sala raggi e lì, anziché analizzare tutto l’arto, si sono limitati al solo braccio. La donna ha affermato di avvertire un dolore atroce alla mano ma nessuno l’ha ascoltata. Così è tornata a casa piena di dolori e con il dubbio di essere vittima della malasanità. Poi, dopo qualche notte insonne, i parenti l’hanno accompagnata a fare una nuova visita, alla ricerca di quello che poi si è rivelato il vero problema.

Ad ogni modo, i suoi cari si sono riservati di affidare il caso ad un legale ma solo al fine di chiedere giustizia per quanto accaduto e per evitare che fatti simili si ripetano.