Giovedì, 16 Mag 24

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Nomade di contrada Alvanite condannata a otto mesi di reclusione

La 53enne, pregiudicata, lo scorso anno investì un carabiniere ad un posto di blocco

La donna è stata reclusa a Bellizzi

Il fatto risale al 16 febbraio dell’anno scorso e vide protagonista una donna 54enne che, alla guida della propria autovettura, investì un carabiniere che stava eseguendo un posto di controllo e le aveva intimato l’alt. Nello specifico, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Avellino avevano parcheggiato la gazzella su piazza Cavour e stavano procedendo al controllo delle vetture in transito per quella parte di città. Tra le varie autovetture che passavano sulla piazza, l’attenzione dei militari fu attirata da un Opel Corsa, condotta da una donna dai chiari caratteri somatici di etnia nomade e nota agli operanti per i pregiudizi penali a suo carico. I militari, in quell’occasione, si erano prodigati per intimare l’alt alla donna, ponendosi fisicamente sul ciglio della strada e gesticolando con la paletta d’ordinanza. Ma la donna non aveva dato alcun segno di arrestare la marcia, anzi finì per investire il militare capo servizio, urtando con il passaruota anteriore dell’autovettura il ginocchio del brigadiere. Per fortuna, il militare riuscì a scansarsi ed evitare di essere travolto, ma non è riuscito a porre in salvo anche la gamba più prossima alla sede stradale. A conclusione di tutto ciò, la donna aveva proseguito imperterrita la sua corsa, nonostante l’investimento. Da quell’episodio, seguì un rocambolesco inseguimento che terminò solo un’ora dopo, quando l’Opel Corsa oggetto delle ricerche venne rinvenuta, priva di assicurazione e qualsivoglia documento di circolazione, occultata all’interno di un garage a Contrada Valle. I carabinieri riuscirono quindi a rintracciare la fuggitiva: I.B., 53enne di Contrada Alvanite ad Atripalda, già conosciuta alle forze dell’ordine, non solo perché appartenente a una notissima famiglia di nomadi della provincia di Avellino, ma anche per aver in passato commesso vari altri reati contro la persona. La donna, venne allora arrestata per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, mentre il militare ferito, terminato l’inseguimento, fu trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Moscati, dove i sanitari gli diagnosticarono un trauma contusivo discorsivo al ginocchio, guaribile con una prognosi di 15 giorni. A seguito del procedimento penale conseguito a quella vicenda, la donna è stata condannata alla pena della reclusione per 8 mesi, e nella giornata di ieri i carabinieri della Stazione di Avellino hanno provveduto a notificarle l’ordine di esecuzione per la carcerazione, accompagnandola quindi al carcere di Bellizzi Irpino, dove dovrà rimanere ristretta fino al termine della pena da espiare.

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