Spett.le redazione,

scrivo per sottoporre alla vostra attenzione la chiusura prolungata del Parco comunale di Atripalda. Tra le tante problematiche sorte e complicatesi con le inaspettate e copiose precipitazioni nevose dell’inverno appena trascorso, mi sembra doveroso sottolineare quanto sia importante il ripristino delle normali condizioni della Villa. Nel caso specifico, il parco va considerato non solo in quanto “momento di respiro” in una città spesso congestionata dal traffico, ma anche in quanto meta di studenti, di ricerca (e mi riferisco alla Biblioteca comunale) e non meno trascurabile, luogo di svago per tanti bambini. Io stessa, madre di tre bambini, penso a quanto sarà difficile riempire le loro giornate quando la scuola volgerà a termine. Come sarà complicato trovare un luogo dove far divertire e svagare in modo sicuro i miei figli. Sto ingegnandomi a pensare a come sfuggire alla televisione e alle spese sconsiderate, cercando le loro richieste alimentate dalla noia, e l’unica idea a farsi spazio tra le altre, che soddisfi la mia di divertimento e di svago sicuro a costo zero, resta sempre la stessa: il nostro Parco comunale. Certo è, che già in primavera un anno fa, c’è ne erano tanti di bambini a giocare nel parco, accompagnati dalle loro mamme, dai loro papà, da zii e nonni e per questo forse non sbaglio a pensare che la mia voce interpreti un po’ anche i loro pensieri. Felice e grata per aver catturato per qualche minuto la vostra attenzione, spero possiate farvi portavoce del mio appello!

Carmen Delle Donne