Lunedì, 20 Mag 24

Tu sei qui:

L’amaro e sconcertante epilogo di una vicenda nata male e finita peggio

Fra Ispezioni, caos parcheggi e ricorsi: aldilà dei torti e delle ragioni il Comune non si è mai fatto trovare pronto

Ricostruire sinteticamente una vicenda alquanto complicata e, per certi versi, eccezionale, che ha visto incrociarsi e sovrapporsi negli ultimi due mesi provvedimenti non sempre del tutto comprensibili che hanno disorientato anche gli addetti ai lavori e che finora ha visto sfregarsi le mani solo gli avvocati lautamente incaricati dall’Amministrazione comunale e dalla controparte, non è facile. Rapidamente: l’ordinanza di chiusura al traffico del giovedì mattina di parte di via San Lorenzo emanata dal comandante dei Vigili urbani, Sabino Parziale, per evitare che pedoni e bancarelle arrivassero a contatto con le auto è stata impugnata, lamentando danni economici, davanti al Tar di Salerno dal gruppo Prosidea, rappresentato dall’avvocato Gherardo Maria Marenghi. Il Tar, in via cautelare (9 luglio), ha dato ragione ai ricorrenti imponendo al Comune (assente perché non costituitosi in giudizio) la riapertura al traffico della strada entro il 31 agosto e dando tempo fino a quella data per trovare una soluzione alternativa. L’Amministrazione comunale, rappresentata dall’avvocato Emilio Paolo Sandulli, ha proposto un ricorso urgente al Consiglio di Stato che lo ha rigettato (22 luglio) fissando inizialmente l’udienza proprio al 31 agosto e rinviandola quel giorno ad altra data perché, nel frattempo (20 agosto), per “motivi aggiunti”, il presidente del Tar di Salerno, sempre in via cautelare, ha emesso un decreto monocratico col quale non solo ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza di chiusura al traffico ma anche della delibera di Consiglio comunale del 23 novembre scorso con cui fu stabilito il trasferimento provvisorio del mercato e fissato al 23 settembre prossimo la data dell’udienza. In altre parole, se non interverranno fatti nuovi (un pronunciamento improvviso, un’ordinanza del sindaco o una nuova delibera di Consiglio), fino al 23 settembre il mercato non può svolgersi nell’area di Parco Acacie e via San Lorenzo e la strada deve restare aperta. Sembra evidente, alla luce di una rapida rilettura degli eventi, che un peso notevole nel tortuoso svolgimento di questa per certi aspetti incredibile vicenda lo ha avuto la mancata costituzione in giudizio del Comune davanti al Tar di Salerno (il sindaco ritardò eccessivamente la nomina del legale) per difendere sin dall’inizio le proprie ragioni e non concedere, invece, un vantaggio alla controparte rivelatosi, fino a questo momento, incolmabile e decisivo aldilà dei torti e delle ragioni. Così come è impossibile non evidenziare una notevole sottovalutazione del “caso” che si è rivelata letale sul piano delle relazioni con i ricorrenti con i quali si è preferito avviare un braccio di ferro influenzato anche, se non soprattutto, da fattori politici e personali anziché ricercare una tregua che consentisse una mediazione o quantomeno la ricerca di soluzioni transitorie meno dolorose nell’interesse della collettività. Insomma, ormai sono tanti, troppi, i fattori trascurati o sottovalutati dall’Amministrazione comunale nell’affrontare da tre anni a questa parte la complessa vicenda del trasferimento del mercato (prima le pessime condizioni igienico-sanitarie in contrada Santissimo che hanno costretto i Nas ad intervenire per sospendere il mercato, poi il tremendo impatto col traffico e la carenza di parcheggi e di sicurezza nella nuova area e oggi una nuova sospensione causata da una controversia giudiziaria che forse non si sarebbe potuta evitare ma sicuramente gestire diversamente), una vicenda che finora ha penalizzato solo gli operatori ed i cittadini e mortificato una secolare tradizione che, fra alti e bassi, ha fatto la storia e la fortuna della nostra città.

E-mail Stampa PDF