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La bottega di Tranchese

Il Comune ancora non ha rimediato ad un atto di vandalismo verso la città

Gli artisti, quelli veri, hanno uno strano destino. La sensibilità artistica si accompagna spesso ad un profilo intimista, riservato, talvolta chiuso. Non ci sono richieste, rivendicazioni, istanze o proposte: gli artisti (quelli veri) stanno nella loro bolla, creano e aspettano. Carmine Tranchese aspetta un segno (almeno credo), un riconoscimento. La sua bottega è stata vandalizzata e data alle fiamme e da allora è sparito, salvo riapparire in occasione di Giullarte con installazioni e performance molto apprezzate. Riconoscendo a Carmine Tranchese lo status di artista, credo che sia necessario un impegno per riportarlo nella sua bottega, anzi nel suo atelier. E’ una proprietà comunale (l’immobile) destinata alle attività artigianali e artistiche, pensata per favorire la nascita di iniziative imprenditoriali. Andrebbe ripulita e riconsegnata in comodato gratuito all’artista. Finora siamo stati indifferenti, come se non avessimo avvertito la necessità di favorire le migliori condizioni per le espressioni artistiche. Forse non eravamo abituati, non c’erano precedenti ed ogni concessione poteva apparire clientelare e discutibile. Ma una seria e obiettiva analisi dovrebbe velocemente sbloccare l’empasse amministrativa, che invece di aprire opportunità e condizioni di favore negli ultimi anni ha addirittura attivato i ruoli esattoriali. In alcune realtà, con operazioni lungimiranti, le proprietà comunali o interi centri storici vengono concessi agli artisti, senza oneri e senza appesantimenti. E così artigiani, artisti, musicisti, con creazioni e attività, ridanno vita e cuore a spazi irrimediabilmente perduti. Perché passare a piazza Garibaldi incontrando Carmine Tranchese significa entrare in uno spazio vivo, pieno di sogni e di valori, quei valori che stiamo frettolosamente accantonando. Che si tratti di un vero artista l’hanno capito in molti, al punto da richiederne le opere in occasione di importanti eventi, regionali e nazionali, al fianco di artisti di riconosciuto valore. Ma Carmine continua a non chiedere nulla, anzi, pretende di offrire. Vorrebbe avvicinare i giovani all’arte, alla ceramica. Corsi e lezioni, tecniche e pratiche: tutto nella sua vecchia bottega, anzi, nel suo nuovo atelier. Adesso è l’ora delle scelte, quelle che fanno la differenza, quelle che si chiedono agli amministratori lungimiranti. Non riesco più a guardare quella porta bruciata e chiusa, segnata dall’indifferenza, e non voglio più passare in Piazza Garibaldi senza poter incappare nelle ultime attività di Carmine Tranchese. Dalle sedie all’anima, lui rimette a posto ogni cosa, ma il primo passo tocca a noi, al comune, alla città!

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Commenti  

 
#3 vogliamo sapere 2013-02-03 12:28
In passato abbiamo avuto pseudo-artisti che hanno imposto il loro volere alzando la voce e badando solo al profitto.. Qualche artigiano, di quelli autentici però, ha chiuso i battenti per le troppe spese e per mancanza di richiesta.
Tutte persone umili ed oneste come Carmine, artigiani dell'artigianat o che non hanno saputo vendere insieme ai loro lavori il made in china di turno.
Se non ricordo male quei pochi box che si trovano a piazza Garibaldi furono istituiti proprio per valorizzare l'artigianato, allora perchè non si riporta all'origine il vero fine per cui sono stati realizzati?
Forse è più importante il commercio (non l'artigianato) che paga o fa finta di pagare le tasse?
Sindaco non conosco le ragioni dell'abbandono di quei locali però se aspettiamo che Carmine ci rimetta anche una ristrutturazion e straordinaria per i locali del padrone (il Comune), allora vuol dire che non vogliamo che riapra i battenti.
Confido nella tua comprensione e casomai su di un chiarimento sulla questione.
 
 
#2 Ammiratore 2013-02-03 09:53
Caro Giovanni Solimene (O' commissario) i bei tempi dell'Amministra zione Comunale sono finiti. Ricordo le belle iniziative che con il nostro grande Sindaco Dott. Capaldo e la giunta si faceva tantissimo per il paese. OGGI SIAMO AD UN PASSO DAL BARATRO.
 
 
#1 Ammiratore 2013-02-02 14:00
Non sono bravo nello scrivere, ma spero che queste poche righe possano aprire il cuore, ma soprattutto la mente di persone DIRIGENTI.
Carmine Tranchese, definito da me Maestro con la M maiuscola, è una persona umile preparatissima, un vero ARTISTA, originale, speciale nell'ideare l'arte, esprimerla e soprattutto farla comprendere.
Basti ricordare il giullarte, la IUTA A Montervergine nel comune di Summonte, ed il grande spettacolo di Cava de Tirreni. (Per chi ha avuto il modo ma soprattutto il piacere di vederlo).
Una cosa è certa, dovrebbe esser valorizzato e non dimenticato dall'Amministra zione Comunale.
Grande Carmine, continua a farti valere come già stai facendo.