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L’agente Barbato saluta e se ne torna a Roma

Oggi è l’ultimo giorno di lavoro per il Vigile urbano assunto meno di un anno fa: «Non mi sono ambientato». Da domani al suo posto Guglielmo Masucci, originario di Serino

Roberto Barbato è originario di Benevento

E’ durata meno di un anno l’esperienza lavorativa ad Atripalda dell’agente di Polizia municipale Roberto Barbato, assunto sul finire del 2013 insieme al collega Antonio Cardillo (poi rimasto dov’era). Da domani, infatti, il vigile urbano tornerà a lavorare a Roma, dove già prestava servizio da otto anni prima del suo arrivo in città. Al suo posto, con la formula della “mobilità compensativa per interscambio”, arriverà l’agente Guglielmo Masucci, originario di Serino e fino a oggi in servizio nella capitale.

Gli sono bastati pochi mesi per capire che Atripalda non era il luogo di lavoro più adatto a lui: «Già a gennaio - esordisce Barbato - ho pubblicato una richiesta di interscambio sulla bacheca di un sito internet specializzato per cercare di tornare quanto prima a Roma».

E perché?

«Semplicemente perché ad Atripalda non mi sono ambientato. A Roma ero abituato diversamente e non sono stato in grado di adattarmi».

In che senso?

«Nella capitale lavorano settemila vigili urbani e c’è, ovviamente, un’organizzazione molto diversa da Atripalda. Diciamo che mi mancava quel tipo di organizzazione e di serenità».

Ma era prevedibile…

«Infatti, non sto criticando niente e nessuno. Purtroppo mi sono ritrovato improvvisamente senza stimoli in una realtà che lentamente sta tentando di riorganizzarsi. Dal punto di vista personale ho legato con tutti i colleghi, ma ho capito che difficilmente ad Atripalda avrei avuto le possibilità di crescita professionale che offre Roma».

Ha impiegato molto tempo per realizzare lo scambio con Masucci?

«Alla mia richiesta hanno risposto una decina di colleghi e altri stanno continuando a rispondere anche in questi giorni nonostante l’annuncio sia abbondantemente scaduto. Inizialmente sembrava che lo scambio con Masucci potesse avvenire già a giugno, ma per esigenze del comune di Roma il trasferimento è slittato ad ottobre».

Cosa l’aveva spinta a trasferirsi ad Atripalda?

«Sono di origini beneventane, sposato e con un figlio, e nella mia decisione di venire qui ha pesato soprattutto la volontà di avvicinarmi a casa oltreché cominciare una nuova esperienza lavorativa».

E della città che glien’è sembrato?

«Sono rimasto impressionato favorevolmente, all’inizio avevo addirittura pensato di trasferirmi con la mia famiglia perché la città mi piace. Ma le difficoltà a cui facevo riferimento prima hanno pesato di più e sono contento di tornare a lavorare a Roma anche se mi dispiace un po’ lasciare Atripalda perché a mio avviso si vive meglio che nella capitale».

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Commenti  

 
#6 Matteo 2014-10-02 20:50
Bene Barbato, perchè a Roma si lavora tra colleghi intelligenti, e che conoscono bene il MESTIERE, quà si lavora [...]
 
 
#5 Ludovico 2014-10-02 05:49
Caro Lupo Alberto,
Bisogna aspettare la prossima amministrazione , con un assessore con attributi, che risolva definitivamente questa MORIA DEI PESCI.
 
 
#4 Mario 2014-10-02 05:47
Bravo Barbato,
Hai fatto la migliore scelta.
 
 
#3 vito 2014-10-01 12:49
Bravo Lupo Alberto.
Loro, non se ne sono ancora accorti.
 
 
#2 lupo alberto 2014-09-30 12:28
Speriamo che il sostituto riesce ad ambientarsi, perchè altrimenti si potrebbe pensare che non è un problema di chi arriva ma di chi già c'è.
 
 
#1 vincenzo 2014-09-30 11:54
Bravo Barbato, vai da dove sei venuto, perchè ad Atripalda non saresti stato mai qualcuno.