Mercoledì, 15 Mag 24

Tu sei qui:

Abellinum, realizzato un nuovo ingresso

La domus non sarà più accessibile da via Manfredi, ma dalla collina di San Pasquale. I lavori sono ormai completati al 90%. Decumano perfettamente conservato. Fra due settimane riprende il processo a carico degli eredi Dello Iacono. Comune parte civile

Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum

Dopo la Basilica paleocristiana, anche la zona collinare della Civita dell’antica Abellinum dovrebbe ritornare presto a nuova vita. A confermarlo è Matteo Sessa, architetto responsabile del progetto e della realizzazione dei lavori di ammodernamento e restauro. La prima parte dei lavori, realizzata al 95% grazie ai fondi POIN (programmi operativi interregionali) e per un 5% ad opera del Comune - per un ammontare complessivo di 3 milioni e 800 mila euro -, sta per concludersi positivamente.

La novità principale consiste nell’inaugurazione del nuovo accesso principale alla domus pompeiana da rampa San Pasquale e non più da via Manfredi, alle spalle della scuola elementare Mazzetti.

Il nuovo ingresso consta di due vie di accesso: una che costeggia il muro di cinta delle cappellette - laddove si tiene la crocifissione durante la Via Crucis - e un’altra ottenuta lateralmente al cancello di accesso alla vecchia scuola elementare abbandonata. Le due rampe, illuminate da tre nuovi pali della luce testati proprio nei giorni scorsi, conducono infatti ad una nuova struttura che dovrebbe ospitare degli uffici e una cabina di regia per la videosorveglianza dell’area.

«Siamo quasi al 90% del completamento del restauro e l’adeguamento dei lavori. Finché non verranno ultimate le recinzioni - sottolinea Sessa - l’impianto non andrà in funzione. L’area (ca. 25 ettari) ha già subito troppi danneggiamenti nel corso degli anni, sarebbe una beffa dover subire anche eventuali atti di vandalismo. Lo scheletro della scuola abbandonata ne è, purtroppo, un chiaro esempio». Tra le attrazioni maggiori del sito c’è sicuramente la domus in stile pompeiano, una delle tante che animavano la zona. Inoltre, a testimonianza della vitalità commerciale che insisteva nell’insediamento c’è un decumano perfettamente conservato: «Sono ben visibili ancora i solchi dei carri che trasportavano ogni tipo di merci, ci dice Sessa. Se si chiudono gli occhi, sembra quasi di riuscirli a vedere. Inoltre, e la cosa è stupefacente, il sistema fognario presenta delle caditoie ancora perfettamente funzionanti. In questi giorni così piovosi abbiamo notato un drenaggio del terreno quasi perfetto». Cose che non potrebbe essere dette altrettanto per le strade attuali di Atripalda…

Antica Abellinum, dunque, che torna al centro della vita pubblica atripaldese. Per il 4 febbraio prossimo, infatti, è prevista una nuova udienza in tribunale fissata dal magistrato Paolo Cassano del procedimento che vede il Comune parte civile contro gli eredi della famiglia Dello Iacono per il reato di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale, in seguito della sentenza del Tar di Salerno che nel maggio 2011 aveva riconsegnato l’area alla famiglia.

Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum Particolari del nuovo accesso agli scavi di Abellinum

E-mail Stampa PDF

Commenti  

 
#1 atripaldese 2015-01-24 05:52
E io pago.