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Fiume inquinato, scatta il divieto di prelievo dell’acqua

Il sindaco ha firmato un’ordinanza per vietare l’utilizzo del Sabato a scopo irriguo. I trasgressori rischiano 3 anni di carcere e 206 euro di ammenda

Il divieto resta in vigore per 18 mesi (foto Antonio Cucciniello)

L’acqua del fiume Sabato è inquinata e non può essere utilizzata per irrigare campi o colture: dopo i risultati delle analisi effettuate dall’Arpac il sindaco Paolo Spagnuolo è corso ai ripari firmando un’ordinanza di divieto di prelievo. Per i prossimi 18 mesi, salvo responsi di segno opposto, tutte le pompe sommerse disseminate lungo il corso d’acqua che attraversa la città dovranno sparire. I trasgressori, ai sensi dell’art. 650 del Codice Panale, rischiano 3 anni di carcere e 206 euro di ammenda.

La presenza di “sostanze organiche nonché tensioattivi totali e solidi sospesi” in acque superficiali del fiume Sabato certificata dall’Arpac di Avellino dopo il prelievo dei campioni effettuato tre mesi fa non ha lasciato alternative al primo cittadino. La salvaguardia della salute pubblica è uno dei primi doveri di un sindaco. E immaginare che l’acqua inquinata del fiume possa essere utilizzata per innaffiare campi o colture certamente non lasciava dormire sonni tranquilli.

Gli sversamenti inquinanti sono stati riscontrati in almeno quattro punti del Sabato, tre dei quali nel tratto urbano, in via santi Sabino e Romolo, su entrambi i lati del fiume, mentre il quarto in contrada Fellitto. In particolare si tratta di residui domestici, a conferma di ciò che si temeva, e cioè che le fecali di alcune abitazioni scaricano direttamente nel Sabato. Le segnalazioni che nell’ultimo periodo si andavano moltiplicando sulla strana colorazione che il fiume assumeva in alcuni tratti urbani e che continua tuttora ad assumere furono raccolte dai carabinieri di Atripalda. Proprio da via Santi Sabino e Romolo erano partite diverse segnalazioni sulla presenza nel fiume di acqua giallastra e maleodorante, soprattutto nelle ore serali. Un fenomeno che per quanto noto da molti anni e che non riusciva ad essere affrontato con decisione è stato nuovamente portato alla luce del sole.

Alcune settimane fa, proprio da queste colonne, l’assessore all’ambiente Antonio Prezioso si impegnò a trovare il modo per individuare la provenienza degli scarichi non incanalati nelle fogne oppure l’eventuale presenza di perdite nell’impianto attraverso una indagine ispettiva che prevede l’utilizzo di sonde dotate di videocamere da affidare a ditte specializzate. Successivamente, i proprietari delle utenze irregolari saranno invitati a mettersi in regola arrivando, nei casi estremi, anche a revocare l’abitabilità dei fabbricati non a norma.

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Commenti  

 
#2 Analisi 2015-02-06 12:10
Trovate,sempre che lo vogliate davvero,non chi lo inquina,ma i colpevoli.
 
 
#1 Alberto 2015-02-06 06:39
Che il fiume Sabato fosse inquinato lo sappiamo da anni.
Trovate, se siete capaci, chi lo inquina.