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Amianto in città, via al censimento obbligatorio

Entro quattro mesi i proprietari di manufatti realizzati con eternit devono presentare al Comune una relazione tecnica con classificazione del rischio. Prezioso (assessore all’ambiente): Puntiamo ad avere un quadro completo

Per effettuare il censimento i cittadini potranno utilizzare gli appositi modelli forniti dal Comune

La questione amianto da sempre desta preoccupazione tra i cittadini, per le ricadute negative che potrebbe avere sulla salute di noi tutti. In particolar modo negli anni ’70/’80 tale prodotto, contenuto nelle coperture e nelle tubazioni definite Eternit, dal nome dell'azienda produttrice, ha avuto un utilizzo diffuso e massivo e anche ad Atripalda registriamo una certa presenza. Per evitare inutili psicosi ed allarmismi, va chiarito che tale prodotto rappresenta un pericolo per la salute quando le fibre di amianto contenute nell'eternit si liberano nell'aria a causa della friabilità del manufatto. É inutile sottolineare come la presenza di tali strutture si registra da almeno 30/40 anni nella nostra città ed oggi per la prima volta, con l’ordinanza sindacale pubblicata sul sito on line del Comune, si vuol stabilire un quadro completo e preciso della diffusione di tale materiale sul nostro territorio, l'ennesimo atto di attenzione nei confronti dell'ambiente che evidenzia l'impegno di questa amministrazione nella salvaguardia della salute pubblica. Entro 120 giorni dalla data di pubblicazione dell'ordinanza (27 agosto 2015), spetterà ai proprietari censire la presenza di amianto in immobili e far redigere da un tecnico abilitato iscritto all'Albo di competenza, una dettagliata valutazione del rischio e dello stato di conservazione dei manufatti corredata da certificato di analisi e monitoraggio ambientale. In particolare la valutazione del rischio dovrà stabilire se il materiale presente è classificabile come:

A) integro non suscettibile di danneggiamento (non è necessario un intervento di bonifica);

B) integro suscettibile di danneggiamento (dovrà essere effettuato un intervento di bonifica entro due anni dalla data di esecuzione di valutazione del rischio amianto);

C) danneggiato (la procedura di bonifica, mediante intervento di rimozione, incapsulamento o confinamento, andrà attuata, nel rispetto della normativa vigente e previa approvazione del Piano di Lavoro da parte dell'Asl di competente per territorio, ad horas).

Per effettuare il censimento i cittadini potranno utilizzare gli appositi modelli forniti dal Comune e disponibili presso l’Ufficio del Responsabile del settore Urbanistica-Ambiente oppure scaricabili dal sito internet del comune di Atripalda.

Antonio Prezioso

(Assessore all'Ambiente Comune di Atripalda)

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Commenti  

 
#2 raffaele la sala 2015-09-02 16:54
Vada a rileggere le interrogazioni consiliari degli ultimi sette/otto anni, che hanno sempre avuto (quando hanno avuto) risposte insufficienti ed evasive. Ora speriamo di non finire nelle gelatine di eterni iter burocratici... etern.it... Aspetteremo pazientemente anche le centoventi giornate... Purché qualcuno poi ci faccia sapere...
 
 
#1 Luca Criscuoli 2015-08-31 09:04
Ottima iniziativa, tardiva, ma se l'Assessore vuole accorciare i tempi può rivolgersi a chi anni fa aveva si era già interessato alla delicata questione dell'amianto, senza che altri se ne fossero interessati. Esiste tutto il materiale, persino le foto dei posti "incriminati". Questo giornale potrebbe aprire i suoi archivi e "donarli" agli interessati.Ino ltre, per evitare autocelebrazion i per affissioni di ulteriori medaglie di cartone, è bene chiarire che l'iniziativa non nasce da una particolare sensibilità dell'amministra zione, ma da un obbligo imposto dalle nuove regole in materia di rifiuti e materiali pericolosi per la salute pubblica....... solo per chiarezza. cordialmente