Giovedì, 16 Mag 24

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Fondi europei per giovani e agricoltori

La Regione ha assegnato al Comune oltre 200mila euro per le politiche giovanili e lo sviluppo rurale

La sede di Informagiovani

Un mese alquanto fruttifero, quello di marzo, per la progettazione atripaldese e per la ricezione di contributi regionali: sia sul fronte dello sviluppo rurale che su quello delle politiche giovanili.

La Regione Campania, infatti, ha approvato le graduatorie del Fopes, ovvero del Fondo di Promozione Economica e Sociale, riservate ai comuni e alle Comunità Montane e alle Province che abbiano fatto richiesta di contributi per il pagamento dell’Iva relativa alla realizzazione dei progetti del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 (mercato agricolo, promozione dei prodotti, difesa sanitaria del bestiame, tutela delle risorse e indagini aziendali). Il contributo Iva è pari a 38.633,62 euro e va a compensare la mancanza dello sgravio Iva su tali progetti che, invece, esiste nelle altre tipologie di Fondi Europei.

Altri fondi approdati sono quelli relativi agli interventi di politica giovanile e destinati per tale ragione al punto InformaGiovani di Atripalda e alla realizzazione dei progetti ad esso afferenti. Le risorse assegnate dalla Regione Campania ai vari distretti sono state ripartite in relazione a criteri ben precisi: il 60 % in base alla popolazione giovanile del distretto stesso, il 40 % sulla base del numero di comuni ad esso afferenti. Essendo Atripalda comune capofila di una più ampia area territoriale, ha ricevuto un totale di 179.302,97 euro ai quali dovrà essere affiancata una compartecipazione minima ai progetti pari a 44.825, 74 euro.

Fondi che vengono e fondi che non ci sono: per quanto riguarda quest’ultima categoria si potrebbe segnalare l’emissione di contributi regionali nell’ambito della “Cultura come risorsa”, destinati a promuovere il sistema della Cultura in Campania e a sostenere azioni mirate a modificare l’offerta culturale come, ad esempio, la promozione di festival internazionali e programmazione di eventi a sfondo culturale con beneficiari soggetti pubblici. Pare che in questo ambito Atripalda non si sia proprio cimentata, evitando di partecipare al bando e di presentare progetti di sorta che, magari, avrebbero anche potuto far resuscitare eventi come “Giullarte”: a proposito di risorse, dunque, torna utile proprio la nostra cultura perché si sa che “chi non risica non rosica”.

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