Lo zio di Marcello Cucciniello aveva dichiarato di non aver avuto alcun sostegno dall’Ambasciata Italiana in Thailandia per riportare la salma del nipote a casa. Il deputato Carlo Sibilia ha scritto al responsabile della Farnesina, Paolo Gentiloni
Il deputato Carlo Sibilia del Movimento 5 Stelle fa sapere di aver depositato, assieme ai colleghi presenti in Commissione Esteri, un’interrogazione in merito alla triste vicenda del giovane Marcello Cucciniello di Atripalda, deceduto in Thailandia in seguito ad un incidente stradale.
“Ho ritenuto doveroso presentare questo atto di sindacato ispettivo - afferma il parlamentare avellinese - in seguito alle dichiarazioni rese ai mezzi di informazioni irpini dello zio di Marcello il quale ha lamentato l’assenza di un minimo supporto da parte dei funzionari dell’Ambasciata italiana in Thailandia”.
“Le circostanze terribili che hanno determinato la morte prematura del giovane atripaldese - continua Sibilia - esigono comportamenti diversi da quelli denunciati dal signor Urciuoli da parte dei diplomatici nostrani e non certamente la superficialità nonché la mancata assistenza in tutte le fasi di contatto con le autorità locali”.
“Come giustamente affermato dallo zio della vittima ci chiediamo a che servano questi presidi all’estero se non sono nemmeno in grado di aiutare un connazionale già scosso dalla drammatica vicenda. Con questa interrogazione - conclude il portavoce 5 Stelle - si chiede alle autorità competenti di far luce sulla vicenda e se sarà il caso di prendere iniziative adeguate nei confronti dell’Ambasciata italiana in Thailandia”.
Ecco il testo dell'interrogazione:
SIBILIA, MANLIO DI STEFANO, DEL GROSSO, GRANDE, DI BATTISTA, SCAGLIUSI e SPADONI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
in data 9 settembre 2015 Marcello Cucciniello, 23enne residente a Atripalda in provincia di Avellino, è morto in seguito a un terribile incidente stradale avvenuto nell'isolotto di Koh Samui, nel sud est del Golfo della Thailandia, dove era in vacanza;
secondo quanto riportato dai mezzi di informazione della provincia di Avellino, il giovane aveva noleggiato una moto da cross per fare il giro dell'isolotto ma lungo la strada 4169, nei pressi delle cascate di Namuang è stato travolto da un pick-up che proveniva in fase di sorpasso dal senso opposto di marcia; il conducente, che si era dato alla fuga, dopo qualche ora è stato individuato e fermato dalla polizia locale con l'accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso; inoltre, lo zio di Marcello, Giulio Urciuoli, volato in Thailandia per le procedure del riconoscimento della salma e del rimpatrio in Italia, è rimasto «deluso, mortificato, forse anche sconvolto dal comportamento dei funzionari dell'Ambasciata italiana in Thailandia. Nessun sostegno, nessun aiuto, neanche una telefonata»; il signor Urciuoli, rientrato a Atripalda, ha dichiarato al sito online irpinianews (è un refuso, la dichiarazione riportata nell'interrogazione è stata rilasciata alla nostra testata, ndr.): «Lo Stato Italiano in Thailandia è completamente assente.» «Tutte le telefonate che ho fatto all'Ambasciata non hanno prodotto alcun risultato, si rimpallavano la palla da un ufficio all'altro senza alcun esito. E loro non mi hanno mai richiamato. Avrò fatto cinquanta telefonate inutilmente. E se si considera che in Thailandia non parlano neanche l'inglese ma solo il thai, per poter dialogare con le autorità locali ho dovuto assoldare un interprete privato». «E allora mi chiedo a che servono questi presìdi, a che servono le ambasciate, si parla tanto di unità di crisi, la Farnesina, ma alla prova dei fatti non sono stati neanche in grado di aiutare un povero cristo che aveva finito le lacrime a riportare a casa il corpo di suo nipote morto a 23 anni su una strada maledetta» –: se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda assumere nei confronti dell'Ambasciata italiana in Thailandia alla luce delle dichiarazioni del signor Urciuoli e delle informazioni che vorrà acquisire al fine di chiarire la tragica vicenda.