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La nostra storia è ancora troppo ignota

La Pro Loco e i giovani del Servizio Civile, concludono il loro progetto con un aperitivo tra la storia di Abellinum

Giovedì 5 novembre, presso la sede dell’associazione Pro Loco di Atripalda si è svolta la presentazione del progetto “Irpinia terra da riscoprire” che ha terminato un anno di attività. Realizzato dai volontari del servizio civile Atripaldese, con la stretta collaborazione della Pro Loco, ha coinvolto in particolare Manuela Concordia, Francesco Cucciniello e Valentina Panarella ed ha avuto come finalità la promozione del territorio atripaldese, la conoscenza ed il godimento dei beni culturali della zona. Il progetto è stato realizzato attraverso la redazione di un questionario di sedici domande a risposta multipla inerente il patrimonio storico artistico di Atripalda e di carattere sia quantitativo che qualitativo.

I quesiti sono stati sottoposti alla popolazione in due fasi successive e distinte: la prima fase è stata rivolta ai bambini delle scuole elementari e medie attraverso le stesse istituzioni scolastiche, nella seconda fase alla popolazione atripaldese attraverso uno stand installato, a maggio, in piazza Umberto I. L’analisi delle informazione ricavate è avvenuta per varie fasce d’età (8-16, 17-24, 30-46, 47-60 e 60 in su) e per caratteristiche (sesso e titolo di studio). Nel particolare, è venuto fuori che la fascia più interessata alla questione è quella tra i 30 e 46 anni mentre le donne si sono rivelate più informate degli uomini. Allo stesso modo i laureati risultano maggiormente preparati.

Durante l’incontro di giovedi, a cui sono intervenute le istituzioni e le autorità atripaldesi, è stata proiettata una descrizione delle attività annuali della Pro Loco e del progetto “Irpinia terra da riscoprire” in formato power point nonché due cortometraggi informativi sullo Specus Martyrum e il sito archeologico di Abellinum. Un modo, questo, per sopperire alla poca pubblicità ed alla scarsa informazione che viene svolta dalle istituzioni circa il patrimonio culturale del territorio. Basti pensare che quasi la totalità del campione sottoposto al questionario, non è stata in grado di rispondere a quesiti su chi fosse Leopoldo Cassese o Raffaele Aversa e ancora sulla funzione originaria della Dogana dei Grani.

La Pro Loco comunque cerca di impegnarsi al massimo in questo campo, organizzando visite guidate e mettendo a disposizione esperti in materia. Proprio a tal proposito, nella giornata di Domenica 8 novembre, dalle 10 alle 13.00 è programmato un turno di visite guidate durante il quale sarà offerto, dalla Pro Loco di Atripalda un gustoso aperitivo. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare anche perché sarà possibile ammirare gli ultimi ritrovamenti archeologici, non ancora mostrati al pubblico.

Un’iniziativa resa possibile dal grande impegno dei ragazzi del servizio civile, che hanno dato la piena disponibilità a continuare, e che sarà riproposto per il secondo anno da Gennaio 2010.

Molto positivo si è rivelato anche un altro progetto dal titolo “L’Irpinia e i suoi emigranti”. Organizzato dalla ProLoco e da Vincenzo Albanese, ha avuto come finalità il tracciare un collegamento con gli emigranti atripaldesi in altre zone d’Italia e all’estero. In particolare si è cercato di stabilire un contatto con le nuove generazioni di ragazzi che, seppur di radici atripaldesi, si sono sviluppate altrove. Attraverso lettere ed mail è stato possibile rintracciare circa 50 persone, sparse in varie parti del mondo, ed ora si cercherà di organizzare una sorta di raduno in occasione di eventi importanti o, magari, di feste patronali. Questo perché, seppur tale progetto ha ricevuto fondi solo per un unico anno, sarà portato avanti dalla Pro Loco.

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