Domenica, 13 Ott 24

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Il Vangelo della Domenica

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,46-52)

Gesù disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco: «Rabbunì, che io veda di nuovo».

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

Commento di Concetta Tomasetti

Abbiamo molto da imparare, nel nostro cammino di fede, da Bartimeo che "al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: ‘Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me'. Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: ‘Figlio di Davide, abbi pietà di me!'. La folla, e forse anche alcuni tra i discepoli, sono i veri ciechi: credono di conoscere chi è Gesù, credono di vederci e di sapere come deve comportarsi chi segue Gesù, credono di difenderlo, di proteggerlo zittendo chi grida. Non è possibile seguire Gesù e ascoltare la sua parola se non si fa caso al grido del povero o peggio ancora si cerca di zittirlo. Nei ‘molti che lo sgridavano' Papa Francesco, in un'omelia a Santa Marta ha riconosciuto due tipologie di cristiani: "Gente che, anche oggi, non sente il grido dei tanti che hanno bisogno di Gesù... indifferenti... E' gente egoista, vive per se stessa...Sono cristiani di nome, cristiani di salotto, cristiani di ricevimenti, ma la loro vita interiore non è cristiana, è mondana... Poi, ci sono i rigoristi, quelli che Gesù rimprovera, che caricano tanti pesi sulle spalle della gente e invece di rispondere al grido che chiede salvezza allontanano la gente". Ma c'è anche "il gruppo dei cristiani che hanno coerenza fra quello che credono e quello che vivono, e aiutano ad avvicinarsi a Gesù, alla gente che grida, chiedendo salvezza, chiedendo la grazia, chiedendo la salute spirituale per la loro anima". Sono coloro che, come Gesù, sanno ‘fermarsi' o come alcuni tra i discepoli danno speranza e coraggio, perché si fidano della potenza misericordiosa del Maestro, venuto per salvare tutti, senza eccezioni. Allora Gesù gli disse: ‘Che vuoi che io ti faccia?'. E il cieco a lui: ‘Rabbunì, che io riabbia la vista'. E Gesù gli disse: ‘Va', la tua fede ti ha salvato'. E subito riacquistò la vista...', ma Gesù non attribuisce la guarigione a se stesso, ma alla fede di Bartimeo, che tornato finalmente a vedere, vede quel volto che misteriosamente il suo cuore già amava e, dopo quanto ha ricevuto, il suo amore non può che aumentare. Ora ‘vede' che senza di Lui la sua vita non ha più senso, senza di Lui non può vivere, ed allora vi è un'unica cosa sensata che gli resta da fare: "e prese a seguirlo per strada". Da quel giorno, il ‘cieco che vede' diventa il ‘discepolo che segue' il Signore sulla sua via, sentendo l'urgenza di farlo conoscere ai fratelli. Diventa testimone credibile, missionario della salvezza, che lui stesso ha sperimentato. Signore, anch'io con Bartimeo ti grido la mia umile e accorata preghiera: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». E la ripeterò spesso lungo la giornata.

Buona settimana. Amici!

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