Sabato, 27 Apr 24

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Prezioso: Ecco perché abbiamo deciso di vendere gli alloggi popolari ad Alvanite

La decisione assunta dalla giunta comunale di Atripalda di voler cedere gratuitamente gli alloggi comunali della ex. C.da Alvanite, rientra in una prospettiva di razionalizzazione del settore dell’Edilizia residenziale pubblica. La delibera che richiama l’EX ART. 21 BIS D.L. N. 244/95 per adesso è rivolta solo gli assegnatari per emergenza post sismica. Tale scelta ha due obiettivi: ridurre i costi relativi agli interventi di manutenzione sugli alloggi, che ormai sono diventati insostenibili dal Comune e responsabilizzare gli assegnatari. Per anni i residenti di tale zona si sono adagiati con la certezza che: “ tanto paja o Comune”. Una volta forse era possibile, ma spesso si è andato anche oltre quelle che erano le competenze dell’Ente, ma oggi con una morosità relativa ai canoni di locazione che supera il 70% e con le perenni difficoltà di liquidità, non è più possibile sostenere questo stato di cose. Il consigliere La Sala dice bene quando ricorda che questa giunta lo scorso anno aveva già deliberato, stabilendo che gli interventi di manutenzione straordinaria sarebbero stati garantiti solo a chi in regola coi pagamenti, un segnale chiaro che la festa è finita. La vendita è il passo successivo. Però, come al solito, La Sala volutamente fa confusione e dice amenità: evidentemente egli non sa che la spinta decisiva ad assumere tale deliberato è giunta proprio da parte degli assegnatari degli alloggi, nonché da parte dei sindacati degli inquilini. Ma evidentemente il Prof. è troppo impegnato a giocare con le parole da non potersi confrontare coi cittadini. Quindi invito il Prof. disinformatore a non fasciarsi la testa prima del tempo e, invece che fare opera di dissuasione nei confronti di chi ha intenzione di riscattare l’alloggio, piuttosto contribuisca a persuaderne il maggior numero possibile, nell’interesse di tutti.

Poi per quanto riguarda manutenzione, parti comuni e tutto il resto, ci atterremo a quel che stabilisce il codice civile.

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